Molte posizioni yoga, come il plank e la chaturanga, fanno leva sui polsi. Proprio per questo motivo, possono risultare piuttosto difficili e dolorose se soffrite di patologie come l’osteoartrite o se avete subito un infortunio al polso.

Esistono diversi modi per aggirare questo problema, ridurre la pressione sui polsi e migliorare la resistenza della parte superiore del corpo. A seconda delle condizioni mediche e del livello di dolore, è possibile ricorrere a una serie di adattamenti che consentono di eseguire queste posizioni in modo sicuro.

Adattamenti per lievi dolori ai polsi

Se soffrite di dolori occasionali e lievi al polso, può essere sufficiente cambiare il modo in cui posizionate le mani. In posizioni come quella del cane a testa in giù, c’è la tendenza a spingere i polsi nel tappetino, il che provoca dolore. Per contrastare questo fenomeno, è necessario prestare attenzione a come si pongono le mani in ogni posizione che comporti una certa pressione.

Iniziate allargando bene le dita. Assicuratevi che il dito medio di una mano sia parallelo al dito medio dell’altra mano. Fate pressione su ciascuna delle dita, fino ai polpastrelli. Allo stesso tempo, ricordatevi di impegnare fortemente i muscoli delle gambe in modo che possano sostenere una parte del vostro peso. Tutto questo alleggerirà il carico sui vostri polsi, cosa che potrebbe essere sufficiente ad alleviare il dolore.

Un’altra opzione è quella di stringere i pugni quando siete in queste posizioni. In questo modo, il vostro peso ricadrà sulle nocche. Assicuratevi di entrare in posizione lentamente e concentratevi sul proteggere i vostri polsi da inutili piegamenti che possono causare un ulteriore affaticamento.

Strumenti per gravi dolori ai polsi

Le persone con gravi problemi al polso possono trarre un po’ di sollievo dagli strumenti yoga. Un blocco per lo yoga in foam o in sughero può essere posizionato sotto i polsi per attenuare l’angolo di estensione. I blocchi a bilanciere e le ruote, progettati per facilitare le flessioni, sono un’altra opzione da prendere in considerazione. Molti di questi permettono di mantenere il polso in una posizione neutrale in posizioni come il plank e la chaturanga.

Posizioni alternative

Infine, arriviamo alla soluzione per chi ha i problemi di polso più gravi: l’astensione. Questo è l’approccio che dovrete adottare se nessuna delle soluzioni di cui sopra vi permette di eseguire posizioni senza dolore. Ed è anche la vostra unica opzione se il vostro medico vi consiglia di evitare di fare pressione sui vostri polsi.

Potete comunque eseguire posizioni come quella del cane a testa in giù o quella dell’asse, anche se dovrete spingere sugli avambracci e mettervi nella posizione del delfino. In questo modo alleggerirete il peso sui polsi, ma continuerete a fare lo stesso stretching che vi offrono le altre posizioni. Questo vi aiuterà anche a migliorare la resistenza della parte superiore del braccio.

Posizioni come quella del Guerriero II e questa variante dell’angolo laterale esteso, dove le braccia sono tenute parallele al pavimento, tonificheranno anche i bicipiti e i tricipiti.

Conclusioni

È importante ricordarsi di richiedere il parere del medico se la propria condizione impedisce di caricare il peso sui polsi. Potete anche chiedere al vostro istruttore di controllare la vostra postura mentre eseguite uno di questi adattamenti. Egli sarà in grado di fornirvi ulteriori consigli per aiutarvi ad alleviare ulteriormente la pressione in modo che possiate continuare a godervi la vostra sessione yoga.