Nel trattamento dei disturbi alimentari, i registri o i diari sono anche noti come registrazioni di autocontrollo. L’autocontrollo/autoverifica consiste nel tenere traccia di comportamenti, sintomi o esperienze con il passare del tempo. L’autocontrollo è una parte importante della terapia cognitivo comportamentale (CBT) per molti disturbi mentali. Per la depressione o l’ansia, ad esempio, la terapia spesso consiste nel tenere traccia dei pensieri e delle emozioni e dei comportamenti associati. Per l’insonnia, ai pazienti viene chiesto di solito di tenere un registro del sonno.

Tenere traccia delle abitudini alimentari con un registro alimentare o un diario può aiutare a comprendere meglio i vostri attuali modelli nocivi per promuovere il cambiamento.

Perché l’autocontrollo è utile

Uno dei motivi per cui l’autocontrollo è così utile è che può essere molto difficile ricordare chiaramente i propri pensieri, sentimenti o comportamenti dopo un certo periodo di tempo. L’automonitoraggio permette quindi di avere un quadro preciso di ciò che sta realmente accadendo con il vostro comportamento alimentare. Questo può essere uno strumento importante sia che stiate lavorando per cambiare un comportamento o un problema da soli (auto-aiuto), sia mentre lavorate con un terapeuta.

L’auto-monitoraggio è una parte fondamentale del CBT migliorato per i disturbi alimentari (CBT-E) e inizia dopo la prima sessione di terapia. Le registrazioni dell’autocontrollo vengono esaminate con il vostro terapeuta durante ogni sessione di CBT-E.

Sfide dell’automonitoraggio

Ci sono varie sfide associate all’autocontrollo. Ci vuole tempo e fatica per completare le registrazioni dopo ogni pasto o spuntino e può richiedere una certa pianificazione da parte vostra. Tuttavia, dovreste ricordare a voi stessi che l’automonitoraggio è parte integrante del recupero/guarigione e non è una pratica che dovrete proseguire per sempre.

Molte persone hanno che hanno provato a registrare il cibo che mangiavano per i programmi di perdita di peso si sono sentite male ogni volta che i loro diari alimentari hanno rivelato che non erano riuscite ad attenersi alla dieta. Di conseguenza, le persone possono sentirsi imbarazzate o vergognarsi nel vedere i loro problemi alimentari registrati su carta. Il vostro terapeuta, d’altra parte, ha un approccio molto diverso e non vi giudicherà né vi metterà in ridicolo. Al contrario, il vostro terapeuta lavorerà con voi per usare l’autocontrollo come strumento per fornire una visione del vostro disturbo alimentare e migliorare il processo di cura.

L’autocontrollo può aiutare a fornire al vostro terapeuta i dati e le informazioni necessarie per fornire un trattamento ottimale.

Come tenere un registro/diario alimentare

Si raccomanda di annotare quanto segue come parte del proprio registro di autocontrollo:

Tutto ciò che mangiate e bevete durante il giorno e la notte

Tutti i pensieri o i sentimenti che hanno accompagnato il consumo di quel pasto o di quello spuntino

Se quel particolare episodio è considerato un’abbuffata (secondo voi)

Se avete fatto qualcosa per cercare di eliminare le calorie, come il vomito, l’uso di lassativi o l’esercizio fisico

Posizione (per esempio, “a tavola”, o “davanti al televisore”)

Qualsiasi fattore contestuale, pensiero o sentimento rilevante (per esempio, “in famiglia”, o “ho mangiato troppo”, o “ansioso, depresso, felice”)

Inizialmente dovreste tenere i vostri registri di autocontrollo senza apportare modifiche ai vostri modelli alimentari per almeno una settimana, in modo da iniziare a identificare modelli e temi. Tuttavia, potreste notare di aver apportato dei cambiamenti senza aver prendere consapevolmente quelle decisioni.

Vedete se riuscite a identificare comportamenti o associazioni problematiche. Ad esempio, potreste notare che è molto più probabile che vi abbuffate dopo aver digiunato per molte ore durante il giorno. Dopo questo periodo di tempo, potete passare ad apportare alcuni cambiamenti nei vostri modelli alimentari. Il passo successivo è quello di apportare modifiche a qualsiasi modello problematico e di stabilire un modello regolare di alimentazione.

Automonitoraggio su carta o con una app

L’autocontrollo è tradizionalmente effettuato con carta e matita. Ma la tecnologia ha permesso di utilizzare applicazioni per computer o smartphone orientate al recupero. Molti ritengono che la comodità e convenienza delle registrazioni elettroniche sia motivante e più adatta per i più impegnati.

L’app Recovery Record e Rise Up e l’app Recover sono entrambe applicazioni gratuite per pianificare l’autocontrollo. Possono essere utilizzate in modo indipendente o mentre si lavora con un terapista come parte del trattamento dei disturbi alimentari. Infatti, uno studio del 2018 ha scoperto che alcuni pazienti affetti da disturbi alimentari hanno scoperto in Recovery Record uno strumento di supporto e un aiuto per il loro periodo di recupero, mentre altri hanno avuto invece un’esperienza negativa con questa app.

Alcune applicazioni incorporano anche un feedback e incoraggiano a formare strategie di adattamento. Ci sono molte applicazioni che possono sembrare adatte per l’automonitoraggio, ma esse si concentrano quasi esclusivamente sul conteggio delle calorie. Tuttavia, l’automonitoraggio e il conteggio delle calorie non sono la stessa cosa.

L’automonitoraggio richiede la registrazione di informazioni sulle emozioni, il contesto e i modelli di comportamento rispetto al semplice conteggio delle calorie. Sono queste informazioni aggiuntive che sono così importanti nel promuovere la guarigione dai disturbi alimentari.

Infatti, le misurazioni esatte e il conteggio delle calorie sono scoraggiati per le persone con disturbi alimentari e non sono un punto focale nel CBT-E. Molte persone che soffrono di disturbi alimentari sono molto rigide per quanto riguarda l’assunzione di cibo e passano molto tempo a pensare a ciò che hanno mangiato e agli sforzi per “recuperare” le calorie che hanno consumato. Il conteggio delle calorie non è raccomandato perché può servire a promuovere questo comportamento ossessivo.

Risorse

L’autocontrollo è uno dei primi passi verso la guarigione dai disturbi alimentari e può essere una ricca fonte di informazioni per chiunque sia alle prese con un rapporto difficile con il cibo. Se siete interessati all’auto-aiuto, il Centre for Clinical Interventions offre un libro di lavoro chiamato “Overcoming Disordered Eating” che include l’auto-monitoraggio. Molte persone possono scoprire di aver bisogno anche del sostegno di un terapeuta. 

Conclusione

Anche se l’autocontrollo può rivelarsi una strategia utile nel recupero dai disturbi alimentari, non dovrebbe mai sostituire completamente le cure del vostro team di terapisti e medici. Assicuratevi di tenerli sempre aggiornati sulla vostra guarigione, comprese i diari/registrazioni che state tenendo. Se si sta tendendo verso un comportamento malsano, loro possono aiutarvi a correggerlo e rimanere sulla strada della guarigione.