Un mudra è un gesto, di solito fatto con le mani, che focalizza e dirige l’energia in una posizione yoga o in meditazione. I mudra hanno origini antiche. La maggior parte di quelli usati nello yoga contemporaneo provengono da tradizioni indù e buddiste.

I mudra sono talvolta chiamati anche sigilli, poiché, nell’eseguirli, si uniscono attivamente due parti della mano. Si ritiene che in questo modo si creino dei percorsi per far fluire l’energia (prana) e per aiutare a sbloccare i chakra. Le mani sono coperte di punti di agopressione e di riflessologia, il che può spiegare gli effetti curativi di alcuni mudra. Altri sono di natura più simbolica.

I mudra possono essere eseguiti ovunque, ma saranno più efficaci se inseriti in una routine di meditazione o di rilassamento. I mudra sono spesso usati nel Kundalini Yoga.

Mudra comuni nello Hatha Yoga

È possibile che stiate già usando i mudra senza rendervene conto. Il mudra più comune viene a volte chiamato posizione di preghiera o di namaste, ma è descritto più accuratamente come Anjali Mudra. 

Anjali Mudra

Premete con forza il palmo della mano sinistra sul palmo della mano destra. Si pensa che questo mudra abbia un effetto calmante, poiché mette in armonia il lato destro e il lato sinistro del cervello. 

Gyan Mudra

Premete il pollice contro l’indice. Distendete il resto delle dita. Mentre siete seduti con le gambe incrociate, appoggiate il dorso delle mani sulle cosce. Questo mudra simboleggia l’unità e la connessione. È anche chiamato Jnana (Conoscenza) Mudra. 

Vishnu Mudra

L’indice e il dito medio sono piegati verso il palmo della mano. Il pollice, l’anulare e il mignolo rimangono distesi. Questo è il mudra raccomandato per la respirazione a narici alternate (nadi sodhana).

Dhyana Mudra

Da seduti, poggiate in grembo la mano sinistra con il palmo rivolto verso l’alto. Mettete la mano destra sopra la sinistra e fate in modo che i pollici si tocchino sopra i palmi delle mani. Questo è un classico mudra di meditazione buddista. 

Lotus Mudra

Premete i palmi delle mani l’uno contro l’altro come nell’Anjali Mudra. Tenete i pollici, i mignoli e le basi dei palmi premuti insieme, mentre separate la parte centrale dei palmi e allargate a ventaglio il resto delle dita. In questo modo otterrete una forma simile a quella di un fiore di loto. Questo mudra rappresenta l’apertura e la fioritura.

Kundalini Mudra

Chiudete a pugno la mano sinistra. Allungate l’indice sinistro e formate un pugno con la mano destra afferrando l’indice. Appoggiate il pollice della mano destra sulla punta dell’indice sinistro. Questa posizione è associata alla sessualità e all’unità.

Garuda Mudra

Unite i pollici delle mani destra e sinistra incrociando i polsi con i palmi rivolti verso il petto. Estendete il resto delle vostre dita. Questo movimento assomiglia a quello di un uccello, il che ha senso perché il Garuda è della stessa radice della garudasana (posa dell’aquila). Questo mudra è considerato tonificante e riequilibrante. 

Come per altri aspetti dello yoga (asana, pranayama e meditazione, per esempio), è fondamentale praticarli con costanza. I mudra non sono una soluzione rapida.