La celiachia è una malattia autoimmune per cui il consumo di alimenti che contengono le proteine del glutine, come grano, orzo o lieviti, stimola i globuli bianchi ad attaccare il rivestimento dell’intestino tenue, erodendolo fino a quando non si consuma in modo uniforme. Ha una vasta gamma di potenziali sintomi, dal dolore addominale al mal di testa. Questi possono essere affrontati in maniera efficace a diagnosi avvenuta, con una dieta senza glutine, l’unico vero trattamento per contrastare questa condizione.

Le persone che hanno la celiachia non trattata spesso non riescono ad assorbire le sostanze nutritive derivanti da cibo, e questo può portare a gravi complicazioni, come la malnutrizione, l’osteoporosi, l’infertilità, e in alcuni casi anche il cancro.

Uno studio ha scoperto che la celiachia colpisce circa 1 americano ogni 141. Tuttavia, la maggior parte delle persone con questa condizione (l’80% o forse più) non si rende conto di averla.

Sintomi della malattia

Ci sono più di 200 potenziali sintomi collegati alla celiachia.Anche se ha origine nel tratto digestivo, la malattia può colpire tutti i sistemi del corpo umano, dal cervello alla pelle.

I sintomi più comuni includono:

Diarrea e/o costipazione (a volte alternata).

Gonfiore.

Dolore addominale.

Sensazione di fatica.

Mal di testa (emicranie comprese).

Malattie della pelle (compresa la cosiddetta “eruzione cutanea da glutine” o dermatite erpetiforme).

Alcune persone affette da celiachia possono anche non palesare alcun problema intestinale. Possono, ad esempio, avere solo dolori articolari e annebbiamento cerebrale. Possono anche soffrire di depressione e/o ansia o formicolio alle braccia e alle gambe (neuropatia periferica), che comportano danni al sistema nervoso. In realtà esiste un’enorme varietà di sintomi neurologici associati alla celiachia, comprese le alterazioni sensoriali.

I sintomi possono anche variare a seconda del sesso e dell’età:

Le donne celiache hanno spesso sintomi legati alle loro vie riproduttive; possono avere cicli irregolari e periodi mestruali molto dolorosi.

Gli uomini con la celiachia possono avere più probabilità di essere sottopeso e soffrire di sintomi da reflusso. Inoltre, sembrano essere più soggetti a eruzioni cutanee rispetto alle donne.

I bambini affetti da questa condizione potrebbero soffrire di disturbi da deficit di attenzione e iperattività o altri problemi comportamentali, e potrebbero anche essere problematici nella selezione dei cibi di cui si nutrono. Gli adolescenti invece potrebbero avere a che fare con la depressione.

I neonati o i bambini con la celiachia potrebbero avere problemi di pancia dolorante e gonfia o non crescere come dovrebbero.

Infine, è possibile avere la celiachia senza alcun sintomo. Questa è la cosiddetta celiachia silente. Le persone che ne sono affette possono sentirsi bene, ma riscontrano comunque il danno intestinale tipico che caratterizza la condizione.

Cause

Il rivestimento dell’intestino tenue è costituito da piccole sporgenze, chiamate villi, che aiutano a digerire il cibo. La reazione autoimmune nella celiachia attacca questi villi, e questo è ciò che porta a sintomi e complicazioni.

Per avere la celiachia sono necessarie due cose: il potenziale genetico per svilupparla e un’alimentazione che contenga glutine.Senza l’uno o l’altro elemento la malattia non si sviluppa.

Tuttavia, questa ricostruzione generale non è applicabile a tutti i soggetti. Esistono infatti degli individui che hanno i geni per la celiachia ma non sviluppano mai la malattia. Non è affatto chiaro perché alcune persone coi cosiddetti “geni celiaci” sviluppino la malattia, mentre altre no.

Alcuni esperti ritengono che ci sia bisogno anche di una sorta di “innesco” che dia inizio allo sviluppo della celiachia.Ci sono persone che credono che un periodo stressante della loro vita sia la causa scatenante della malattia. Molte donne invece riferiscono dell’insorgenza di sintomi dopo la gravidanza, un altro potenziale fattore scatenante. Alcuni celiaci hanno vissuto una graduale comparsa di sintomi, dopo qualche tempo, quindi un fattore scatenante potrebbe non essere essenziale.

Un tempo si pensava che la condizione colpisse principalmente i bambini, ma ora è chiaro che può invece essere diagnosticata a persone di qualsiasi età. Non è affatto insolito riscontrarla in persone di età superiore ai 65 anni, con la demenza senile che entra a far parte dei sintomi collegati.Le donne hanno più probabilità di essere diagnosticate rispetto agli uomini.

Diagnosi

Purtroppo la diagnosi della celiachia non è sempre semplice. Di solito sono necessari più esami del sangue seguiti da una procedura nota come endoscopia, per determinare se un soggetto ne sia affetto. Questo percorso potrebbe richiedere diverse settimane o addirittura mesi.

Gli esami del sangue, che di solito rappresentano il primo passo del processo diagnostico, verificano la presenza di livelli elevati di anticorpi associati alla reazione dell’organismo al glutine.La reazione al glutine deve essere effettiva, ed è quindi necessario che la dieta contenga questa proteina per scatenarla.

Se gli esami del sangue risultano positivi, il passo successivo, nella maggior parte dei casi, è un’endoscopia, una procedura in cui un chirurgo utilizza uno strumento per esaminare direttamente l’intestino tenue e per prelevare campioni dello stesso.

Per ottenere una diagnosi ufficiale di celiachia questi campioni devono mostrare un’atrofia villosa, tipica di questa condizione. Tuttavia, è anche possibile ottenere una diagnosi attraverso un test cutaneo se si ha un’eruzione cutanea pruriginosa, legata al glutine, nota come dermatite erpetiforme.

Alcune persone possono avere sintomi di celiachia, ma risultano negative al test per la patologia. In questo caso può essere loro diagnosticata una sensibilità al glutine non celiaca, una condizione recentemente riconosciuta e non ancora ben definita.Non tutti i medici concordano sul fatto che la sensibilità al glutine esista, e non esiste ancora un modo universalmente accettato per testarla.

Poiché la celiachia causa una così vasta gamma di potenziali sintomi, spesso viene scambiata anche per altre condizioni. In alcuni casi viene addirittura trascurata del tutto, anche se questa situazione è meno comune di qualche decennio fa.

Una volta che si sospetta di avere la celiachia può comunque essere necessario molto tempo per ottenere una diagnosi. Gli studi hanno riscontrato che il tempo passato dalla prima visita medica fino alla diagnosi ha superato in media i cinque anni.

Trattamento

Anche se attualmente ci sono diversi potenziali farmaci per la celiachia in fase di sviluppo, c’è solo un trattamento efficace che si può utilizzare al momento: la dieta senza glutine.

Per curare i danni causati dal glutine è necessario eliminarlo completamente. Una volta fatto questo, il rivestimento intestinale comincerà a guarire e le altre complicazioni della celiachia (come la malnutrizione) dovrebbero tendere a risolversi.

Sembra semplice a parole, ma nella pratica è tutto più difficile. Bisogna assolutamente evitare ogni singola traccia di glutine, e questo comporta la sostituzione degli strumenti utilizzati in  cucina, l‘attenta pulizia della vostra cucina e della casa, e l’adozione di nuove regole per i pasti mangiati altrove.

Per ottenere una dieta senza glutine corretta ci vuole una buona mole di ricerca e di dedizione. Ma sapendo che questo tipo di cambiamento vi farà probabilmente sentire meglio e piuttosto rapidamente, i vostri sforzi saranno ben presto ripagati e vi peseranno di meno.

Conclusioni

La conoscenza e la consapevolezza della celiachia sta aumentando notevolmente, e un numero sempre maggiore di persone ipotizza che il glutine possa essere la vera causa dei propri problemi di salute. Negli ultimi anni si sono fatti passi in avanti per quel che concerne la diagnosi della malattia e, inoltre, mangiare senza glutine è diventato più facile perché sempre più produttori di alimenti creano alternative sicure da consumare per chi è affetto da celiachia.