Non c’è dubbio che il glutine possa influenzare il vostro sistema neurologico: sia le persone affette da celiachia che quelle con sensibilità al glutine non celiaca riferiscono di sintomi che vanno dal mal di testa e annebbiamento cerebrale alla neuropatia periferica (formicolio alle estremità).
Anche malattie neurologiche come l’epilessia, la depressione e l’ansia sono comuni in coloro che hanno reazioni al glutine. Inoltre, una grave condizione autoimmune chiamata atassia del glutine colpisce un piccolo numero di persone.
Ci sono indizi che condizioni come la schizofrenia e il disturbo bipolare possano anche essere correlate all’assunzione di glutine in alcuni individui. Non è ancora chiaro quali possano essere i soggetti interessati, ma è stato dimostrato che una dieta senza glutine possa rivelarsi utile.
Ecco una panoramica delle condizioni neurologiche influenzate dal glutine.
Depressione e ansia
La ricerca ha dimostrato che le persone affette da celiachia soffrono di depressione e di ansia molto più spesso della media.
Anche le persone che risultano negative al test per la celiachia ma a cui è stata diagnosticata la sensibilità al glutine hanno gli stessi problemi con queste condizioni, ma allo stato attuale questi legami non sono ancora stati approfonditi a fondo.
Non è chiaro perché l’ingestione di glutine causi queste due condizioni neurologiche. I ricercatori hanno ipotizzato che il danno intestinale legato al glutine potrebbe portare a carenze nutrizionali che causano depressione e ansia nelle persone con celiachia (i deficit di alcune vitamine del gruppo B ad esempio).Questo non spiegherebbe però perché anche le persone con sensibilità al glutine non celiaca (che non subiscono danni intestinali da glutine) ne siano interessate.
Alcuni esperti di sensibilità al glutine hanno ipotizzato che il glutine colpisca direttamente il cervello, ma questa teoria non è stata provata. In ogni caso, le persone con questo tipo di problemi sono davvero tante.
Insonnia, annebbiamento cerebrale, ADHD ed emicrania
Molte persone affette da celiachia e sensibilità al glutine sono in grado di riconoscere rapidamente quando assumono glutine anche accidentalmente. Il loro cervello si annebbia e si sentono meno efficienti, talvolta stupide e maldestre. Questo fenomeno, noto come annebbiamento cerebrale, è stato poco studiato, ma è un altro sintomo estremamente comune sia per la celiachia che per la sensibilità al glutine.
Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività ricorre altrettanto di frequente, sia negli adulti che nei bambini. I genitori di bambini con problemi di glutine possono confermare che il rendimento scolastico migliora e anche di molto quando la loro dieta è priva di glutine!
Mal di testa? Sì, anche questo è spesso presente. L’emicrania è comunemente menzionata sia come sintomo della celiachia che della sensibilità al glutine: fino a un terzo dei soggetti soffre di questo disturbo che talvolta è debilitante.
Neuropatia periferica, epilessia e vertigini
Il glutine può anche influire sul corretto funzionamento del sistema nervoso e influire sull’equilibrio.
Le persone che soffrono di celiachia o di sensibilità al glutine soffrono spesso di neuropatia periferica con presenza di formicolio ai piedi e alle dita. La sensazione deriva da un danno ai nervi delle estremità degli arti, e la condizione può migliorare una volta che si elimina il glutine.
L’epilessia invece si manifesta a causa di una infiammazione neuronale, portando a crisi che possono condurre potenzialmente anche allo stato di incoscienza. La celiachia è stata anche associata forme rare di epilessia e alle calcificazioni occipitali bilaterali.
Infine, le vertigini si verificano a causa di un malfunzionamento del sistema di equilibrio alloggiato nell’orecchio interno. Ci sono due studi che collegano la malattia di Meniere (una forma di vertigini) con la celiachia, ma questo tipo di disturbo è molto comune tra i celiaci.
Schizofrenia e disturbo bipolare
Ci sono state molte segnalazioni che indicano che il glutine potrebbe avere implicazioni anche in due condizioni psichiatriche molto gravi: il disturbo bipolare e la schizofrenia.
Per il disturbo bipolare, ci sono alcuni studi che indicano che le persone con celiachia o con sensibilità al glutine possono soffrire di questa condizione mentale. C’è anche uno studio molto interessante che ha esaminato i livelli di anticorpi contro il glutine nella circolazione sanguigna di persone affette da bipolarismo e questi sono risultati ancora più alti durante episodi maniacali.
Per quanto concerne la schizofrenia, negli ultimi decenni sono state fatte parecchie ipotesi su come l’eliminazione dei carboidrati dalla dieta degli schizofrenici (che naturalmente eliminerebbe il glutine) possa apportare dei miglioramenti. La ricerca ha dimostrato che una dieta senza glutine possa avere dei benefici per gli individui affetti da schizofrenia, ma sono necessari ulteriori studi.
Danni autoimmuni al cervello
Quando il consumo di glutine fa sì che il corpo attacchi i propri tessuti, si soffre di una condizione autoimmune indotta dal glutine. I casi sono tre: celiachia (danni all’intestino tenue), dermatite erpetiforme (danni alla pelle) e atassia glutinica (danni al cervello).
Quando si soffre di atassia glutinica il sistema immunitario attacca il cervelletto, la parte del cervello responsabile della coordinazione. In molti casi il danno è irreversibile, anche se una rigorosa dieta priva di glutine può essere in grado di arrestare la progressione della condizione.
L’atassia glutinica è una condizione che può avere un impatto sul sistema nervoso. Inoltre, si ritiene che il numero di persone che ne soffre sia molto ridotto. Molte più persone con celiachia o sensibilità al glutine soffrono di sintomi simili a quelli relativi nell’atassia glutinica.
Una dieta senza glutine può aiutare in presenza di sintomi neurologici
Non c’è dubbio che la celiachia e la sensibilità al glutine possano portare a una vasta gamma di problemi e di condizioni neurologiche. In molti casi è possibile ridurre o addirittura risolvere i sintomi neurologici legati al glutine eliminandolo dalla propria dieta.