Se vi svegliate al mattino con la delusione di non riuscire più a ricordare nessuno dei sogni che avete fatto durante la notte, potreste porvi una domanda: perché non riesco a ricordare i miei sogni? Scoprite di più sulla natura dei sogni, sull’associazione di sogni vividi con il sonno con movimento rapido degli occhi (REM), sugli schemi di sonno normale e sul modello del sogno, sui fattori scatenanti del ricordo dei sogni come l’apnea notturna non trattata, e su come potreste imparare a ricordare meglio i vostri sogni.

Cos’è un sogno?

Quasi tutti hanno sognato ad un certo punto della propria vita, ed è noto che anche i ciechi sognino. La frequenza del ricordo dei sogni può variare o addirittura svanire in alcuni momenti della vita. Un sogno è una serie di pensieri, immagini o sensazioni che si verifica nella mente durante il sonno. È una funzione del cervello; il sogno può verificarsi quando delle specifiche regioni del cervello vengono attivate attraverso degli schemi elettrici sequenziati ed un’attività chimica.

I sogni vividi (quasi fossero dei film di cui voi siete gli attori) sono associati al sonno con un  movimento oculare rapido (REM). Questo stato di sonno è stato scoperto per la prima volta da William Dement, ad oggi considerato il padre della medicina del sonno. Il sonno REM è associato ad un’intensa attività all’interno del cervello: infatti, nel sonno REM, il cervello utilizza tanta energia (e glucosio) quanta ne usa durante la veglia.

I muscoli che controllano gli occhi sono attivi, così come il diaframma che è responsabile del mantenimento della respirazione. Gli altri principali muscoli scheletrici del corpo sono paralizzati durante questo stato; ciò impedisce che si verifichino delle azioni reali durante i sogni (e le anomalie di tale regolazione spiegano sia la paralisi del sonno che il disturbo del sonno REM).

Quale sia lo scopo esatto dei sogni è ancora oggetto di studi. Sembra che il sogno abbia un ruolo importante nel consolidamento della memoria, compresa l’eliminazione di esperienze diurne irrilevanti, ma anche per l’apprendimento e la risoluzione dei problemi.

È un fatto curioso che sia possibile sperimentare dei sogni frammentari nel sonno non-REM, che include gli stadi più leggeri del sonno (chiamati stadio 1 e stadio 2) e il sonno a onde lente (stadio 3). Si ritiene che il contenuto dei sogni non-REM sia più semplicistico; può essere il sogno di un’immagine, di un’idea o di un concetto più statico. Se i sogni legati alla fase REM sono un film, i sogni non-REM possono essere paragonati ad una fotografia.

La natura dei sogni e il loro significato specifico è stato un argomento di interesse per millenni. Il famoso neurologo e fondatore della psichiatria, Sigmund Freud, ha esplorato l’argomento nella sua fondamentale opera del 1900 intitolata “L’Interpretazione dei Sogni”.Non vi è consenso riguardo alle basi scientifiche per l’interpretazione del contenuto dei sogni; la riflessione e la derivazione del significato possono essere una prerogativa personale.

Gli schemi normali del sogno durante il sonno

È normale sognare, ma è anche comune non ricordare i sogni che si siano fatti durante la notte. Lo stato di sogno può essere identificato da misurazioni effettuate nell’ambito di un polisonnogramma diagnostico, ad esempio tramite la registrazione dell’elettroencefalogramma (EEG), dell’elettrooculogramma (EOG) e dell’elettromiogramma (EMG). I segni rivelatori del sonno REM includono un cervello attivo, dei movimenti oculari rapidi ed una perdita transitoria del tono muscolare.

Il sonno REM si verifica ad intervalli durante la notte. Il primo periodo di REM può essere notato tra i primi 90-120 minuti della notte. Se si verifica precocemente, in meno di 15 minuti, potrebbe essere un segno di narcolessia. Le fasi REM diventano più prolungate verso il mattino, e quindi, di conseguenza, è l’ultimo terzo della notte che può comprendere soprattutto sonno REM; difatti è comune svegliarsi al mattino dopo la sua ultima fase.

Solo perché non richiamati alla mente, è probabile che i sogni associati al sonno REM si verifichino ancora. Ci può essere una variabilità da notte a notte e per tutta la durata della vita.

Perché i sogni possono essere dimenticati

Ci sono alcune possibili spiegazioni per la dimenticanza dei sogni. In primo luogo, è possibile che il sonno REM non si verifichi (o che non si verifichi in modo normale). I farmaci possono sopprimere il sonno REM, ed in particolare gli antidepressivi sembrano avervi una potente influenza, ritardando l’insorgenza o riducendo la quantità del sonno REM. Anche l’alcool può agire come soppressore del sonno REM, perlomeno fino a quando non ne svaniscono gli effetti.

Se si verifica il sonno REM, i sogni vividi ad esso associati possono non essere ricordati. Se c’è un passaggio dal sonno REM ad un altro stato di sonno (più spesso stadio 1 o stadio 2), prima di riprendere conoscenza, i sogni possono cadere nel dimenticatoio.

In generale, i sogni svaniscono rapidamente dopo il risveglio. I segnali elettrici e chimici che costituiscono l’esperienza del sogno possono scomparire con la veglia, così come un messaggio scritto su uno specchio appannato svanisce con l’evaporazione del vapore. È possibile che degli elementi del sogno vengano ricordati in un secondo momento della giornata, magari innescati da un’esperienza che riattiva la stessa area del cervello che ha creato il sogno durante la notte.

Dei sogni particolarmente memorabili possono dare un’impressione che persiste per decenni. Raccontare il proprio sogno ad un’altra persona può aiutare a stabilizzare la memoria. Anche i sogni (o gli incubi) che sono associati ad emozioni intense, compresa la paura, possono rimanere più impressi nella mente; l’amigdala è un’area del cervello che può aiutare a suscitare questi sogni densi di emozioni.

È più probabile che i sogni siano ricordati se il vostro stato di sonno REM fosse frammentato. Le sveglie interrompono notoriamente il sonno REM verso il mattino, ma è possibile addormentarsi e rientrare ripetutamente nella stessa esperienza onirica.

I disturbi del sonno possono avere un impatto sul ricordo dei sogni.Anche l’apnea ostruttiva del sonno non trattata può contribuire a frammentare il sonno REM, poiché la respirazione disturbata si verifica a causa del rilassamento dei muscoli delle vie aeree; in alcuni casi questo può portare ad un aumento del ricordo dei sogni (compresi i sogni di annegamento o di soffocamento).

L’apnea del sonno può anche portare alla privazione del sonno REM, e un’efficace terapia ventilatoria con maschera nasale può comportare un profondo recupero di esso. Le persone affette da narcolessia vivono anche delle improvvise transizioni del sonno che contribuiscono al ricordo dei sogni, ad allucinazioni legate al sonno e alla paralisi del sonno. Scarse abitudini di sonno, stress e condizioni psichiatriche possono anche frammentare il sonno e aumentare il sogno e il suo ricordo.

Modi per ricordare meglio i sogni

Se siete interessati a migliorare il vostro ricordo dei sogni, prendete in considerazione un semplice gesto: tenere un diario dei sogni. Tenendo una penna e un taccuino sul comodino accanto al letto, può diventare molto più facile annotare rapidamente i vostri sogni subito dopo il risveglio, prima ancora che abbiano avuto la possibilità di svanire. Questa semplice azione può favorire un miglioramento nel ricordo dei sogni. Una rilettura più tarda dei vostri appunti scarabocchiati potrebbe anche essere un buono spunto di riflessione sul significato dei vostri sogni.

Conclusioni

I sogni sono una parte affascinante del sonno e la vita è impreziosita da una ricca esperienza di questi fenomeni. Anche se il non riuscire a ricordare i sogni vi facesse sentire angosciati, state certi che questo stato di sonno probabilmente si verificherà di nuovo. I benefici che ne derivano, dall’elaborazione della memoria all’apprendimento e alla risoluzione dei problemi, probabilmente si trovano appena sotto la superficie della consapevolezza. Mentre vi addormentate, immaginate un altro mondo possibile che potrebbe avvicinarsi a voi durante la notte.