Gli atleti tendono ad essere individui altamente competitivi e disciplinati che fanno di tutto per eccellere nel loro sport. Questo tipo di personalità, combinata con le aspettative dei compagni di squadra e degli allenatori, nonché degli spettatori, può renderli più a rischio di sviluppare un disturbo alimentare rispetto alla persona media.
Gli atleti che gareggiano in sport che mettono in risalto l’aspetto fisico o che richiedono velocità, leggerezza, agilità e prontezza sono più a rischio di sviluppare un disturbo alimentare rispetto a coloro che non sono degli atleti o che lo sono in sport che privilegiano la massa muscolare.
Quali sono gli atleti più a rischio di disturbi alimentari?
I disturbi alimentari sono più comuni negli atleti che praticano i seguenti sport:
Danza classica e altri tipi di ballo.
Pattinaggio artistico.
Ginnastica.
Corsa.
Nuoto.
Canottaggio.
Corse di cavalli.
Wrestling.
Quali sono i disturbi alimentari più comuni negli atleti?
Entrambi i sessi sono soggetti a disturbi alimentari, anche se le donne sono più colpite. I tre disturbi alimentari più comuni sono i seguenti:
Anoressia nervosa.
Bulimia.
Esercizio fisico compulsivo.
La vera minaccia per un atleta affetto da un disturbo alimentare è lo stress estremo che affligge il suo corpo. Le pratiche stesse del digiuno, dell’epurazione o dell’esercizio fisico ossessivo hanno un effetto negativo sulle prestazioni. Il processo di mangiare in eccesso per poi rigettare il cibo porta alla perdita di liquidi e a bassi livelli di potassio, che possono causare debolezza estrema, oltre a ritmi cardiaci pericolosi e talvolta letali.
La triade dell’atleta femminile
Le atlete con disturbi alimentari spesso sperimentano una condizione chiamata “triade dell’atleta femminile”, una combinazione di:
Bassa disponibilità di energia.
Irregolarità mestruali, come l’amenorrea.
Ossa deboli (aumento del rischio di fratture da stress e osteoporosi).
Questo tentativo di ridurre il grasso corporeo con misure estreme non solo porta a una diminuzione delle prestazioni dell’esercizio fisico, ma può anche implicare gravi complicazioni per la salute. Le carenze di nutrienti e lo squilibrio fluidi/elettroliti connessi ad una ridotta assunzione di cibo possono portare ad un aumento del rischio di fratture, malattie, perdita della funzione riproduttiva e gravi condizioni mediche come la disidratazione e l’inedia.
Le complicazioni mediche di questa triade coinvolgono quasi tutte le funzioni corporee e comprendono il sistema cardiovascolare, endocrino, riproduttivo, scheletrico, gastrointestinale, renale e nervoso centrale.
Molti atleti pensano erroneamente di non essere a rischio di osteoporosi perché si allenano e l’esercizio fisico è noto per rafforzare le ossa. Tuttavia, la ricerca dimostra che l’esercizio fisico da solo non impedisce l’osteoporosi. La perdita ossea irreversibile inizia entro sei mesi o fino a due anni dalla perdita delle mestruazioni. Un’altra conseguenza negativa dei disturbi alimentari è la loro stretta associazione con la depressione.
Non è facile identificare gli atleti con un disturbo alimentare. Spesso sono riservati o danno la colpa del loro regime alimentare e dell’esercizio fisico ai loro obiettivi di allenamento. Sempre più di pazienti vengono identificati da allenatori perspicaci, compagni di squadra, amici o familiari che notano la perdita di peso, un allenamento oltre il normale regime o un’eccessiva preoccupazione nei confronti di cibo e peso.
Segnali di avvertimento per un disturbo alimentare
Preoccupazione per il cibo e il peso.
Preoccupazione espressa più volte per il fatto di essere grassi.
Criticare sempre più il proprio corpo.
Mangiare spesso da soli.
Uso di lassativi.
Recarsi in bagno durante o dopo i pasti.
Bere continuamente bibite dietetiche o acqua.
Esercizio fisico compulsivo ed eccessivo.
Lamentarsi di avere sempre freddo.
Ottenere supporto per un disturbo alimentare
I disturbi alimentari sono gravi e possono diventare pericolosi per la propria vita se non si ricevono le giuste cure. Identificare il tipo di disturbo alimentare è essenziale per ottenere un aiuto adeguato.