Ogni giorno ci troviamo di fronte ad una moltitudine di decisioni. Alcune di queste sono relativamente modeste, come decidere cosa indossare o cosa mangiare per colazione; altre, invece, sono più importanti e possono avere una grande influenza sul corso della nostra vita, come decidere dove andare a scuola o se avere figli. Alcune decisioni richiedono del tempo, mentre altre devono essere prese in una frazione di secondo. Quando adottiamo una serie di strategie decisionali diverse spesso cadiamo vittime di un insieme di errori comuni, pregiudizi, e ad altri problemi decisionali.
Scoprite quali errori e ostacoli decisionali potrebbero influenzare le vostre scelte quotidiane.
Euristica
I problemi decisionali sono spesso il risultato di un eccessivo affidamento su scorciatoie mentali che hanno funzionato in passato. L’euristica è una sorta di scorciatoia mentale, o una regola empirica, che utilizziamo quando esprimiamo un giudizio o prendiamo una decisione. Queste euristiche aiutano ad alleggerire il carico mentale quando facciamo delle scelte, ma possono anche portare a degli errori.
L’euristica presenta un paio di vantaggi importanti: ci permette di giungere rapidamente a conclusioni, e tende anche a funzionare abbastanza spesso. Ma, come per tutti i tipi di scorciatoie, a volte ci possono essere degli svantaggi, quali il portarci a commettere degli errori e al giudicare male delle situazioni.
Due tipi comuni di scorciatoie mentali sono:
La rappresentatività euristica: si tratta di giudicare la probabilità di un evento in base alla sua somiglianza con il nostro prototipo esistente di quello stesso evento. Per esempio, i giocatori d’azzardo spesso giudicano la probabilità di vincere la partita seguente in base al fatto di aver vinto o meno l’ultima partita; in realtà, le manche di gioco sono indipendenti l’una dall’altra, e vincere o perdere dipende interamente dal caso.
L’euristica della disponibilità: si tratta di giudicare la probabilità di un evento in base alla rapidità con cui si può pensare ad eventi simili. Per esempio, si potrebbe credere che gli incidenti aerei accadano più di frequente di quanto non succedano realmente semplicemente perché si può pensare rapidamente a diversi esempi di incidenti aerei di grande risonanza.
Troppa fiducia: un altro problema che può avere un impatto sul processo decisionale è la nostra tendenza a sopravvalutare le nostre conoscenze, le nostre capacità, o il nostro giudizio. In un classico esperimento rivolto allo studio di questo fenomeno, i ricercatori hanno dato ai partecipanti una varietà di affermazioni con due risposte diverse; ai partecipanti è stato così chiesto di selezionare la risposta che ritenevano corretta e poi di valutare quanto fossero fiduciosi nelle loro risposte. Quando le persone hanno dichiarato di essere sicure al 100% delle loro risposte, hanno avuto ragione soltanto per circa l’80% dei casi.
Dunque, perché le persone tendono ad essere troppo sicure delle proprie decisioni?
In molti casi le persone potrebbero non rendersi conto di quanto siano disinformate su un particolare argomento; in sostanza, non sappiamo di non sapere.
In altri casi, invece, le informazioni che abbiamo su un particolare argomento potrebbero essere semplicemente sbagliate o potrebbero provenire da fonti inaffidabili.
Un esempio di questa eccessiva fiducia è un tipo di pregiudizio cognitivo noto come effetto Dunning-Kruger. Questo pregiudizio fa sì che le persone sopravvalutino la propria intelligenza e le proprie capacità, rendendosi essenzialmente cieche alla propria incompetenza.
A prescindere dal motivo di base, questa tendenza a sopravvalutare la propria conoscenza può portare a decisioni sbagliate. Immaginate di viaggiare a Las Vegas con un amico. Visto che ci siete già stati un paio di volte, pensate di conoscere la strada da percorrere e date così istruzioni al vostro amico di prendere una particolare uscita che credete sia quella corretta. Sfortunatamente, vi siete ricordati male il percorso e l’uscita si rivela essere quella sbagliata. La vostra eccessiva fiducia nella vostra capacità di orientarvi lungo il percorso vi ha portato alla scelta sbagliata ed ha allungato di molto il vostro tragitto.
Pregiudizio del senno di poi
Dopo che è successo qualcosa, vi capita mai di guardarvi indietro e pensare che avreste dovuto prevedere il risultato? In psicologia, questa tendenza a guardare indietro nel tempo e ad individuare facilmente tutti i segnali che conducono ad un particolare risultato è nota come la distorsione del senno di poi.A volte definito come il fenomeno del “l’ho-sempre-saputo”, questa tendenza ci può portare a credere che possiamo effettivamente prevedere le conseguenze in situazioni che, in realtà, dipendono realmente dal caso.
Ad esempio, un giocatore d’azzardo potrebbe credere erroneamente di poter prevedere con precisione l’esito di un gioco di carte, quando in realtà non c’è modo di sapere cosa accadrà, visto che il gioco si basa sulla probabilità.
Il senno di poi può causare dei problemi anche quando porta a credere che si doveva riuscire a prevedere l’esito di situazioni che, in realtà, non erano così prevedibili. Di conseguenza, potreste prendere decisioni future sulla base delle informazioni che avete appreso dagli errori del passato. Piuttosto che basarsi su dei fattori legati alla situazione attuale, potreste trovarvi a cercare di indovinare il risultato basandovi su altre esperienze, possibilmente non correlate.
Correlazione illusoria
Quando prendiamo delle decisioni, a volte vediamo delle correlazioni che in realtà non esistono. Per esempio, potremmo credere che due eventi non correlati abbiano un qualche tipo di relazione semplicemente perché si sono verificati più o meno nello stesso periodo. In altri casi, un’associazione una tantum tra due diverse variabili potrebbe portarci a supporre che le due cose siano in qualche modo collegate. Ad esempio, se si ha una brutta esperienza con una cameriera maleducata, si potrebbe erroneamente credere che tutte le cameriere siano maleducate.
Questa tendenza a vedere correlazioni là dove non esistono è nota in psicologia come correlazione illusoria.Oltre a portare a credere cose sbagliate, le correlazioni illusorie possono anche causare dei problemi nel processo decisionale. Ad esempio, immaginate di essere interessati a prendere un nuovo animale domestico, ma non siete sicuri in rapporto alla specie che potreste volere. Una brutta esperienza d’infanzia con un cane potrebbe portarvi a credere erroneamente che tutti i cani siano aggressivi e tendano a mordere; questo ricordo potrebbe influenzarvi mentre fate la vostra scelta su quale animale domestico prendere, e potrebbe portarvi a rifiutare di prendere un cucciolo di cane anche se probabilmente sarebbe un ottimo animale da compagnia per voi.
Conclusioni
Anche se a tutti noi piace credere che facciamo le nostre scelte su base logica e razionale, il fatto è che esistono tutta una serie di problemi decisionali che possono complicare questo processo. Essere consapevoli di alcune di queste potenziali insidie potrebbe aiutarvi a prendere delle decisioni migliori in futuro.