Le diete ad alto contenuto proteico e a basso contenuto di carboidrati sono popolari per la perdita di peso, ma possono forse causare disidratazione? Un piccolo studio ha cercato di fornire una risposta questa domanda. Oltre a voler perdere peso, i bodybuilder e gli altri che vogliono un fisico asciutto e muscoloso spesso seguono una dieta ad alto contenuto proteico e a basso contenuto di carboidrati. Questo regime li mette però a rischio di disidratazione?
Al contrario, agli atleti di resistenza, come i maratoneti e i ciclisti, di solito viene consigliato di seguire una dieta equilibrata che includa i carboidrati per preservare le loro riserve di energia. Secondi i ricercatori di questo studio, il loro allenamento spesso li rende più adatti alla disidratazione rispetto all’individuo medio. Hanno quindi progettato uno studio per rilevare gli effetti di una dieta ad alto contenuto proteico sugli atleti di resistenza ben allenati.
Il supervisore dello studio ha annunciato la scoperta che alcuni indici di idratazione tendevano ad essere influenzati dall’aumento della quantità di proteine nella dieta di questi atleti.
Studio sulla dieta ad alto contenuto proteico per gli atleti di resistenza
Lo studio è stato condotto all’Università del Connecticut. I partecipanti al test erano cinque corridori ben allenati, studenti dell’università. Questi atleti di resistenza sono stati sottoposti a diete che variavano nella quantità di proteine, basandosi su una persona di 68 kg. La loro dieta è stata attentamente monitorata per garantire che rispettassero il protocollo di studio.
Per quattro settimane, ognuno di loro ha seguito una dieta a basso contenuto proteico (68 g al giorno). Per un altro periodo di quattro settimane, hanno assunto 123 g di proteine al giorno con una dieta proteica moderata. Nelle ultime quattro settimane, hanno seguito una dieta ad alto contenuto proteico che prevedeva 246 g di proteine al giorno. Quest’ultima dieta corrisponde a molti diffusi piani alimentari ad alto contenuto proteico che consigliano di assumere il 30% dell’apporto calorico totale da proteine.
Questi regimi coprono la gamma delle varie diete proteiche consigliate. Al momento dello studio, la dose giornaliera raccomandata dall’USDA (Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti d’America) per le proteine era di 70 g al giorno per una persona di 68 kg. Tale dose corrisponde alla dieta a basso contenuto proteico somministrata ai soggetti del test. Le diete moderate e ad alto contenuto proteico fornivano quindi, rispettivamente, il doppio e il triplo della RDA.
Aumento delle proteine e calo dell’idratazione, ma senza avere più sete
Durante lo studio, ai soggetti sono state prescritte ogni due settimane delle analisi per valutare l’azoto ureico nel sangue (BUN), la concentrazione di urina e altri valori di laboratorio. Il test BUN viene eseguito di routine come indicatore della funzione renale e misura i prodotti di degradazione delle proteine che vengono eliminati dai reni.
Ne è emerso un dato allarmante. Il BUN ha raggiunto un range anomalo quando gli atleti hanno seguito la dieta ad alto contenuto proteico. Anche le loro urine erano più concentrate, il che è un segno di disidratazione. I loro valori sono tornati alla normalità quando hanno ripreso la loro dieta abituale. Quando seguivano la dieta ad alto contenuto proteico non hanno sentito più sete, e quindi potrebbero non aver bevuto abbastanza acqua per soddisfare il fabbisogno dei loro reni per smaltire i prodotti di scarto della digestione delle proteine.
Perché si dovrebbe bere più acqua
Dai risultati dello studio, emerge l’importanza (per atleti e non) di aumentare la propria assunzione di liquidi quando si segue una dieta ad alto contenuto proteico, a prescindere dal fatto che ci si senta assetati; come già detto, infatti, i partecipanti allo studio non avevano avvertito alcuna differenza della propria sete passando da una dieta e l’altra.
L’American College of Sports Medicine raccomanda di rimanere ben idratati prima, durante e dopo l’esercizio fisico per compensare le perdite di liquidi. Le bevande sportive con carboidrati ed elettroliti possono diminuire il rischio di disidratazione e di iponatremia.
È stato riscontrato che una diminuzione del 2-3% dell’acqua corporea ha un effetto negativo sulle prestazioni e sulle funzioni cardiovascolari. Sia che si faccia esercizio fisico o meno, è importante assicurarsi di idratarsi a sufficienza per prevenire la disidratazione.