Estratto di radice usato per trattare il colesterolo alto e la stitichezza
Il glucomannano è una sostanza estratta dalla radice della pianta konjac (Amorphophallus konjac) originaria dell’Asia. Il glucomannano è ricco di fibre solubili, il tipo di fibre che attira l’acqua ed aiuta ad ammorbidire le feci.
A lungo utilizzato nella medicina tradizionale cinese, il glucomannano oggi è venduto come integratore alimentare e come aiuto per la perdita di peso. La soluzione erboristica è composta dai tuberi simili a patate dolci della pianta konjac. I tuberi, comunemente chiamati patate elefanti, sono usati nella cucina giapponese per fare delle torte di patate dolci (konnyaku) e spaghetti (shirataki).
Il Konjac è anche noto come lingua del diavolo, giglio voodoo e palma di serpente. Nella medicina tradizionale cinese, la farina di konjac è usata per realizzare un farmaco a base di erbe noto come hongqu.
Benefici per la salute
Essendo composto da fibre solubili, il glucomannano agisce costruendo una massa nell’intestino, il che non solo aiuta ad alleviare la stitichezza, ma può anche rallentare l’assorbimento di zuccheri e colesterolo a livello intestinale.
Nella medicina alternativa il glucomannano ha una lunga storia di utilizzo in veste di “aiuto detossinante”. I sostenitori affermano che il glucomannano possa aiutare nel trattamento di allergie, asma, tosse, problemi della pelle, costipazione, diabete, pressione alta e colesterolo alto.
Si ritiene inoltre che il glucomannano favorisca la perdita di peso, rallenti il processo di invecchiamento e combatta persino alcune forme di cancro. Alcune di queste affermazioni sono più supportate dalla ricerca rispetto ad altre. Diamo uno sguardo ad alcuni degli esiti degli studi principali.
Colesterolo alto
Secondo una revisione del 2008 di studi pubblicati sull’American Journal of Clinical Nutrition, il glucomannano può aiutare a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo.
Sulla base di una revisione di 14 studi clinici, il glucomannano sembra abbassare complessivamente il colesterolo ed anche il colesterolo “cattivo” delle lipoproteine a bassa densità (LDL). Dall’altro lato, però, non ha fatto nulla per migliorare il colesterolo “buono” ad alta densità di lipoproteine (HDL) o la pressione sanguigna.
La qualità degli studi esaminati è stata valutata moderata o scarsa. Sono necessarie ulteriori ricerche per stabilire se il glucomannano sia un’opzione di trattamento sicuro ed utilizzabile nei confronti dell’iperlipidemia (colesterolo alto).
Stitichezza
Le fibre solubili di qualsiasi tipo possono aiutare a preservare o migliorare il processo digestivo. La maggior parte delle autorità sanitarie raccomanda un’assunzione totale di fibre alimentari che vada dai 25 ai 30 grammi per giorno, di cui circa un quarto (6-8 grammi) di fibre solubili.
Il glucomannano è un’opzione sensata, soprattutto se si soffre di stitichezza cronica. Sembra anche essere sicuro per un uso a breve termine nei bambini e nelle donne in gravidanza.
Uno studio del 2018 edito sul Journal of Family Medicine and Primary Care ha riportato che il glucomannano sia stato più efficace nell’alleviare la stitichezza rispetto all’idrossido di magnesio (usato nel Mylanta e nel Latte di Magnesia) nel corso del terzo trimestre di gravidanza.
Perdita di peso
È dibattuto se gli effetti metabolici del glucomannano possano tradursi in una perdita di peso. I risultati degli studi clinici sono stati in gran parte contrastanti.
Una revisione del 2005 degli studi pubblicati su Alternative Therapies in Health and Medicine ha concluso che gli integratori di glucomannano, assunti in dosi giornaliere da 2 a 4 grammi, abbiano stimolato la perdita di peso in adulti in condizione di sovrappeso o obesità. Tale perdita è stata attribuita principalmente ad una sazietà precoce (la sensazione di pienezza dopo il consumo di alcuni alimenti).
Degli studi più recenti non hanno tratto conclusioni simili.
Secondo uno studio del 2013 della Rush University, una dose giornaliera di 4 grammi di glucomannano assunta per otto settimane non ha contribuito a promuovere una perdita di peso o ad alterare in modo significativo la composizione corporea, la fame e la sazietà, il colesterolo o i livelli di zucchero nel sangue.
Diabete
Contrariamente a quanto si crede, il glucomannano ha un impatto sui livelli di zuccheri nel sangue inferiore alle aspettative. Questo dato è piuttosto sorprendente, visto che il glucomannano passa attraverso l’intestino in gran parte intatto e può assorbire fino a 50 volte il suo peso in acqua.
Anche se sarebbe ragionevole supporre che ciò rallenti l’assorbimento degli zuccheri (glucosio) nel tratto digestivo, la maggior parte delle ricerche ha dimostrato che ciò non accade.
Secondo uno studio del 2013 della Rush University, un percorso di otto settimane con il glucomannano ha portato ad un leggero aumento del glucosio nel sangue a digiuno rispetto ai casi che hanno previsto l’assunzione di un placebo.
Nei partecipanti allo studio qualsiasi inversione di tendenza individuale è stata attribuita alla perdita di peso piuttosto che agli effetti del glucomannano stesso.
Altri studi hanno dimostrato che l’assunzione di integratori di glucomannano prima di un pasto possa fornire un calo transitorio del glucosio nel sangue, ma senza alcun effetto dimostrabile sui livelli di insulina o HbA1c.
Possibili effetti collaterali
Gli integratori di glucomannano sono generalmente considerati sicuri se assunti come prescritto, ma sono destinati solo ad un uso a breve termine; si sa poco sulla loro sicurezza a lungo termine. Gli effetti collaterali comuni comprendono flatulenza, diarrea, eruttazione, gonfiore e disturbi di stomaco.
Poiché il glucomannano può assorbire 50 volte il suo peso in acqua, è importante che lo si assuma con non meno di 250 millilitri di acqua. L’ingestione dell’integratore “a secco” può portare al soffocamento o al blocco dell’esofago o dell’intestino.
Anche se è improbabile che il glucomannano vada ad influenzare i vostri farmaci per il colesterolo o per il diabete, è importante consultarvi con il vostro medico se assumete delle medicine di questo tipo e intendete usare il glucomannano.
Anche se si presume che sia sicuro, non usate mai il glucomannano nei bambini o durante la gravidanza senza averne parlato prima con il vostro pediatra o ginecologo.
Dosaggio e preparazione
Polveri, capsule e compresse di glucomannano sono ampiamente disponibili online e venduti in molti negozi di alimenti naturali e in altri specializzati in integratori alimentari. La maggior parte dei prodotti si trova in dosi che vanno da 500 a 2000 milligrammi.
Non ci sono delle linee guida che indirizzino ad un uso appropriato degli integratori di glucomannano. A seconda degli obiettivi del trattamento, sono considerate sicure dosi fino a 9 grammi (9000 milligrammi) al giorno, suddivise in tre o quattro porzioni. Assicuratevi sempre di assumere ogni dose con almeno 250 millilitri di acqua.
Per i bambini le dosi non devono superare i 100 milligrammi per chilogrammo al giorno (mg/kg/giorno). Consultatevi con il vostro pediatra per un dosaggio corretto.
Cosa cercare
Gli integratori alimentari sono in gran parte non regolamentati e possono variare notevolmente da una marca all’altra. Per garantire qualità e sicurezza, optate per integratori che sono stati testati da un organismo di certificazione indipendente.
Inoltre, date un’occhiata ai marchi che sono stati certificati come biologici secondo le norme degli organi competenti; sarà una garanzia di maggiore purezza e sicurezza.
Cercate soprattutto di non farvi influenzare da indicazioni sulla salute che possono veritiere o meno. In America, in passato, dei produttori come Vitacost, PediaLean, Herbal Worldwide Holdings, BioTrim e Obesity Research Institute sono stati accusati dalla U.S. Food and Drug Administration (FDA) o dalla Federal Trade Commission (FTC) per aver fornito delle false informazioni sugli integratori di glucomannano.
Altre domande
Quali sono le migliori fonti alimentari di glucomannano?
Il glucomannano si trova in alte concentrazioni nelle tagliatelle di shirataki, un tipo di tagliatelle gelatinose a quasi zero calorie o carboidrati. Gli shirataki sono spesso usati come sostituto della pasta nelle diete a basso contenuto di carboidrati e sono ottimi saltati in padella e nelle zuppe.
Se si vuole optare direttamente per la fonte, è possibile trovare la radice konjac nei grandi negozi di alimentari asiatici. Ha un sapore simile al taro e provoca una sensazione di scivolosità in bocca quando mangiata. La radice di konjac è più comunemente usata per preparare piatti tradizionali giapponesi come l’oden (un tipo di torta di pesce) e il nikujaga (uno stufato di carne a cottura lenta).
Conosciuta anche come patata elefante, la radice di konjac non va confusa con l’igname giapponese (Dioscorea japonica).