La biotina è una vitamina B coinvolta nella trasformazione del cibo in energia. La si può trovare in natura in un certo numero di alimenti, ed è essenziale per la formazione di acidi grassi e di zuccheri nel sangue (ovvero del glucosio). A volte indicata anche come “vitamina H”, la biotina aiuta la metabolizzazione di carboidrati, grassi e proteine.

Usi

Anche se la maggior parte delle persone ottiene biotina a sufficienza dalla propria dieta, questa vitamina viene anche prodotta dal nostro corpo, da batteri presenti nell’intestino. Secondo l’Istituto di Medicina americano, l’assunzione giornaliera più adeguata per gli adulti dai 19 anni in su è pari a 30 mcg; questa quantità può solitamente essere ottenuta con il proprio regime alimentare.

Anche se si ritiene che la carenza di biotina non sia così comune, può comunque verificarsi in persone che fanno un consumo eccessivo di alcolici o assumono delle grandi quantità di albumi d’uovo crudi (che contengono una proteina che blocca l’assorbimento della biotina). Ad un bisogno maggiore di biotina concorrono anche dei disturbi genetici che portano a carenze di questa vitamina, malattie infiammatorie intestinali, e farmaci come la carbamazepina e altri anticonvulsivanti, antibiotici o isotretinoina.

I sintomi della carenza di biotina includono un diradamento dei capelli, eruzioni cutanee rosse e a scaglie (soprattutto intorno a occhi, naso e bocca), depressione, spossamento, allucinazioni e formicolio alle braccia e alle gambe.

I sostenitori di questa vitamina affermano che un’assunzione maggiore di biotina possa aiutare a regolare gli zuccheri presenti nel sangue, a promuovere la crescita dei capelli (ed anche di sopracciglia, ciglia e barba), e a rafforzare le unghie. L’integratore è considerato un nutriente importante quando in fase di gravidanza.

Alcuni produttori di integratori sostengono che gli integratori di biotina possano anche accelerare il metabolismo e, di conseguenza, promuovere una perdita di peso.

Può davvero essere di aiuto? 

Ci sono pochissime prove scientifiche a sostegno dell’uso della biotina in persone che non ne sono carenti. Eccovi una panoramica di alcuni dei risultati della ricerca ad oggi disponibile effettuata sull’uomo:

1) Diabete

Alcune ricerche suggeriscono che il consumo di biotina in combinazione con il cromo picolinato possa arrecare qualche beneficio alle persone affette da diabete.

Per esempio, uno studio del 2008 di Diabetes/Metabolism Research and Reviews ha rivelato che l’assunzione di una combinazione di cromo picolinato e biotina in aggiunta ai farmaci antidiabetici prescritti possa aiutare a migliorare il controllo degli zuccheri nel sangue nelle persone in sovrappeso o obese con diabete di tipo 2. Lo studio ha coinvolto 447 pazienti diabetici; ad ognuno di essi, per 90 giorni, è stato somministrato (in aggiunta alla propria medicina per il diabete) o del cromo picolinato con biotina o un placebo. Alla fine dello studio, coloro che avevano assunto il cromo picolinato con la biotina hanno mostrato un miglioramento significativamente maggiore dei livelli di zuccheri presenti nel sangue rispetto al gruppo che aveva assunto il placebo.

Inoltre, uno studio del 2006 di Diabetes Technology & Therapeutics ha rivelato come un’assunzione di cromo picolinato con biotina (oltre al farmaco del diabete) per quattro settimane abbia contribuito a migliorare i livelli di zuccheri nel sangue nei pazienti diabetici. Coinvolgendo 43 persone con diabete mal controllato, lo studio ha anche riscontrato che gli integratori di cromo picolinato/biotina abbiano contribuito a ridurre anche i livelli di colesterolo.

Poiché entrambi questi studi hanno testato l’uso della biotina in combinazione con il cromo picolinato, non si è certi se la biotina da sola possa ottenere dei risultati simili.

2) Salute di capelli e unghie

Ci sono pochissime prove a sostegno dell’uso della biotina per la perdita dei capelli e la fragilità delle unghie nelle persone che non ne sono carenti.

Possibili effetti collaterali

Gli integratori di biotina possono causare alcuni effetti collaterali, come eruzioni cutanee, disturbi digestivi, problemi di rilascio di insulina, acne e problemi renali. Secondo un rapporto, il trattamento con la biotina potrebbe interferire con i test di laboratorio e simulare la malattia di Graves. Come per qualsiasi integratore, la sicurezza di un uso a lungo termine o in alte dosi non è ancora certa.

Inoltre, come nel caso di altri integratori, anche quelli di biotina non sono stati testati in rapporto alla loro sicurezza nei confronti di donne in gravidanza, madri in fase di allattamento, bambini e coloro che hanno problemi di salute o assumono farmaci. Potete scoprire di più su come usare gli integratori in modo sicuro.

Conclusioni

Per fare il pieno di biotina assicuratevi di includere nella vostra dieta degli alimenti ricchi di questa vitamina, come lievito di birra, lievito alimentare, fegato, cavolfiore, salmone, banane, carote, tuorli d’uovo, sardine, legumi e funghi. Assicuratevi di parlare con il vostro medico se già aveste dei sintomi di una carenza di biotina ed anche in via preventiva se steste considerando l’assunzione di suoi integratori.