La solitudine ha spesso una cattiva reputazione. Gli esperti esaltano i pregi della connettività sociale; essa è infatti correlata a un migliore sistema immunitario, a una maggiore resistenza allo stress e a una vita più lunga. Essere soli, invece, è troppo spesso equiparato alla solitudine. La ricerca suggerisce che l’isolamento sociale e la solitudine aumentano il rischio di malattie cardiache, obesità, ansia, depressione, morbo di Alzheimer, pressione alta e persino di morte precoce. 

Ma la ricerca sta anche mostrando sempre più spesso che esistono benefici reali nel fare cose da soli. Ciò permette infatti di godersi le attività che si amano assecondando i propri ritmi e i primi tempi. Attraverso le attività solitarie, si impara qualcosa in  più su se stessi e si riflette sulle proprie esperienze.

L’essere soli e la solitudine

Se da un lato vi è una grande quantità di ricerche che indicano gli aspetti psicologici negativi della solitudine e dell’isolamento sociale, dall’altro vi è una quantità crescente di prove che suggeriscono che passare un certo periodo di tempo di qualità da soli è fondamentale per il proprio benessere. Anzi, come suggeriscono questi studi, è bene fare certe cose da soli, senza distrazioni, opinioni o influenze di altre persone.

Sebbene molte persone a volte temano la solitudine, la ricerca ha dimostrato che molti altri la cercano e la preferiscono. Il proprio desiderio di stare da soli è fortemente influenzato dalla propria personalità.

Le preferenze individuali sulla solitudine hanno un ruolo importante nel determinare se lo stare da soli abbia un impatto positivo o negativo sul proprio benessere. Mentre gli estroversi spesso non amano stare soli, gli introversi tendono a preferire la solitudine. Naturalmente, ciò non significa che gli introversi vogliano stare sempre da soli. Anche le persone più introverse hanno bisogno di una rete di supporto e di contatti sociali.

Inoltre, essere estroversi non significa non essere capaci di godere della propria compagnia. Anche se, per indole, queste persone cercano la compagnia di una moltitudine di persone, possono imparare a godersi un po’ di tempo per se stessi di tanto in tanto.

È importante ricordare che l’essere soli e la solitudine sono due cose molto diverse. La solitudine comporta l’essere isolati nonostante il desiderio di avere dei legami sociali, mentre invece essere soli significa prendersi del tempo per se stessi pur intrattenendo regolari interazioni sociali.

Contesti in cui la solitudine può essere positiva

Se è volontaria

Se si mantengono anche relazioni positive

Se è possibile tornare ai gruppi sociali quando lo si desidera

Se ci si sente a proprio agio a passare del tempo da soli

Scegliere di stare da soli a volte può essere rigenerante, purché si tratti di una scelta e ci faccia star bene. Essere soli è invece dannoso se causa sofferenza o se ci fa sentire esclusi dalle relazioni sociali.

Cose da fare da soli

Se siete naturalmente attratti dalle altre persone, all’inizio potrebbe sembrare difficile trovare attività da svolgere da soli. Ritagliarsi alcuni momenti di tranquillità in cui si può stare da soli permette di ottenere numerosi vantaggi, soprattutto se si è sempre in movimento e si fa fatica a rallentare e a fare delle pause.

Alcune cose da provare:

Cenare fuori. Andare a cena fuori è spesso considerata un’esperienza sociale, ma concedersi un bel pasto in solitudine può dare la possibilità di rilassarsi e di godersi l’esperienza in pace.

Andare al cinema da soli. Andare al cinema insieme ad altre persone può portare a distrarsi durante la proiezione e a chiedersi cosa pensano i propri amici del film e cosa potrebbero dire in seguito. Vedere un film da soli significa avere la possibilità di concentrarsi completamente sulla storia e sulle immagini che si hanno di fronte senza chiedersi cosa potrebbero pensare i propri compagni.

Vedere la propria band o il proprio musicista preferito da soli. Non solo, in questo modo, è possibile vedere i propri beniamini senza doversi preoccupare di trovare persone che vogliano venire con noi, ma vedere un concerto da solo può essere un ottimo modo per incontrare altre persone con le quali si condividono gli stessi interessi, arrivando, così, ad allargare la propria cerchia sociale.

Fare un’escursione. Passare del tempo in mezzo alla natura può fare bene alla salute, ma a volte può essere difficile trovare persone disposte ad andarci. Andare da soli può dare la possibilità di entrare in contatto con la natura, di sfidare il proprio corpo e di godersi un po’ di pace e solitudine.

Le ricerche precedenti hanno dimostrato che la natura può avere una serie di benefici dal punto di vista psicologico, che vanno dal ripristino dell’attenzione di alleviamento dello stress.

I ricercatori suggeriscono che stare da soli in mezzo alla natura può aiutare le persone a concentrarsi sulle loro priorità, ad acquisire un maggiore rispetto per le relazioni e a migliorare la pianificazione degli obiettivi futuri. 

Se si fa un’escursione da soli, bisogna prendere tutte le necessarie precauzioni di sicurezza. Anche se il senso è quello di stare da soli, occorre assicurarsi che qualcuno sappia dove ci si troverà, e si dovrebbe sempre avere la possibilità di contattare il mondo esterno, se necessario.

Viaggiare. Viaggiare da soli può sembrare particolarmente intimidatorio, ma può anche essere un modo emozionante e gratificante per mettersi alla prova e imparare cose nuove. Viaggiare da soli è anche un ottimo modo per costruire l’indipendenza e la fiducia in se stessi.

Imparare qualcosa di nuovo. Iscrivetevi a un corso dove potrete imparare una nuova abilità, come la cucina, il tiro con l’arco, l’arte, la danza o qualche altro hobby che vi ha sempre interessato. Invece di cercare di fare ciò che gli altri vogliono per voi, potete perseguire qualcosa che soddisfi i vostri personali interessi.

Visitare un museo. Girare per un museo da soli è un ottimo modo per passare il tempo a guardare le mostre che si reputano interessanti e saltare quelle che non rientrano nei propri interessi. Significa anche poter controllare le cose al proprio ritmo e riflettere sulle mostre senza chiedersi cosa pensano gli altri.

Volontariato. La ricerca ha dimostrato che azioni prosociali come il volontariato possono avere una serie di vantaggi positivi. Cercate di trovare, nella vostra comunità, attività che vi permettano di dedicare un po’ di tempo a una causa che vi appassiona.

I benefici dell’essere soli

La maggior parte delle ricerche suggerisce che l’eccessivo isolamento sociale comporta un grave danno alla salute fisica e mentale. Ma trascorrere del tempo da soli offre anche dei benefici, a patto che si riesca a bilanciare il tutto mantenendo forti e solidali connessioni sociali. 

Migliora la concentrazione e la memoria

Quando si lavora in gruppo, si può fare meno fatica a memorizzare le informazioni perché si suppone semplicemente che altri nel gruppo colmino le lacune, un fenomeno noto come social loafing. Lavorare sulle cose da soli può invece migliorare il proprio livello di attenzione e la propria memoria.

In uno studio pubblicato su una rivista di psicologia specializzata, i ricercatori hanno scoperto che i gruppi di persone che lavorano in modo collaborativo per ricordare le informazioni tendono a ottenere risultati peggiori rispetto agli individui che ricordano le cose da soli.

Rende i propri interessi delle priorità

L’isolamento sociale dà il tempo di concentrarsi sui propri interessi. Essere soli è una parte importante dello sviluppo personale. Permette di conoscere se stessi. Quando si è circondati dagli altri, si possono mettere da parte le proprie idee e le proprie passioni per placare i desideri e i bisogni degli amici e della famiglia. Prendere del tempo per voi stessi vi dà l’opportunità di fare scelte creative e di concentrare la vostra attenzione senza preoccuparvi di ciò che pensano gli altri.

Aumenta la creatività

Il brainstorming collaborativo è spesso visto come uno dei modi migliori per generare nuove idee, ma la ricerca ha scoperto che le persone sono spesso più brave a risolvere problemi difficili quando lavorano da sole. Mentre gli sforzi di gruppo spesso mirano a raggiungere il consenso e ad adattarsi alla collettività, il lavoro in solitaria incoraggia l’innovazione senza un’ulteriore pressione sociale.

Migliora le relazioni

Le relazioni sono spesso più forti quando ogni persona dedica del tempo a se stessa. Anche quando si tratta di amicizie, una piccola assenza può fortificare i legami.

Uno studio pubblicato di recente ha rilevato che, per quanto riguarda le persone altamente intelligenti, maggiore è il tempo passato a socializzare con gli amici, minore è il grado di soddisfazione personale.

Avere amicizie e un forte sistema di supporto sociale è importante per la salute mentale e il benessere, ma prendersi una pausa e stare soli una volta ogni tanto può aiutare ad apprezzare ancora di più questi legami.

Rende più produttivi

Il lavoro di gruppo è spesso lodato perché permette di fomentare la collaborazione e l’innovazione, ma può anche essere fonte di distrazione. È stato anche dimostrato che cercare di concentrarsi su più di una cosa alla volta può ridurre drasticamente la produttività complessiva. Quindi, anche se non si ha la possibilità di concentrarsi sui progetti da soli, è possibile ridurre i fattori che riducono la produttività semplicemente concentrandosi su un compito alla volta.

Ti rende più empatico

Le ricerche suggeriscono che trascorrere una certa quantità di tempo da soli può effettivamente aiutare ad acquisire una maggiore empatia nei confronti delle persone che ci circondano. Naturalmente, passare del tempo da soli non è sempre facile, soprattutto in un’epoca trasformata dalla tecnologia. Anche quando si è da soli, non ci si può mai prendere una pausa dalla comunicazione con gli altri, che sia a causa di un sms, di un tweet o di un messaggio privato.

Anche nei casi in cui non sia possibile passare del tempo completamente da soli, potrebbe essere utile ridurre la comunicazione digitale per un breve periodo. In uno studio, i ricercatori hanno scoperto che gli adolescenti lasciati per cinque giorni senza dispositivi di comunicazione miglioravano la loro capacità di interpretare le emozioni e le espressioni facciali.

Attenzione però a non lasciare che i periodi di solitudine si trasformino in isolamento sociale: la ricerca ha scoperto che la solitudine è legata alla diminuzione dell’empatia.

Come stare soli

Essere soli non è qualcosa che viene naturale a tutti. Se siete abituati a essere circondati da amici e parenti o addirittura preferite la compagnia di estranei, imparare ad apprezzare le gioie dello stare da soli potrebbe richiedere un po’ di tempo.

Elaborate un piano. La cosa migliore da fare è scegliere un periodo specifico di tempo da passare da soli. Non dovrebbe trattarsi di un isolamento forzato, poiché ciò potrebbe farvi sentire isolati o antisociali. Programmate una serata o un fine settimana per passare un po’ di tempo con voi stessi.

Eliminate le distrazioni. Se siete tentati di lavorare, di controllare i social media o di parlare al telefono, iniziate a spegnere i potenziali dispositivi di distrazione. Abbandonate il computer portatile e il telefono e concentratevi sul fare qualcosa che normalmente non avete la possibilità di fare da soli.

Imparate a dare valore alla solitudine. In un mondo sempre connesso che spesso svaluta lo stare da soli, è importante ricordare l’importanza di prendersi del tempo da dedicare ai propri pensieri.

Uno studio interessante ha scoperto che i partecipanti preferiscono dedicarsi a compiti mondani o addirittura somministrarsi scosse elettriche piuttosto che passare 6-15 minuti da soli in una stanza senza nulla da fare se non pensare. 

Nello studio, i partecipanti preferivano di gran lunga trascorrere il loro tempo impegnandosi in attività mondane piuttosto che essere lasciati ai propri pensieri. I ricercatori hanno concluso che la maggior parte delle persone preferisce sempre fare qualcosa – anche qualcosa di negativo – piuttosto che starsene seduti a non fare nulla.

Naturalmente, questo non significa che si debba sfuggire completamente a tutte le forme di stimoli esterni quando si è soli. La chiave è impegnarsi in attività che permettano di provare un senso di solitudine interiore. Alcune persone possono raggiungere questa sensazione ascoltando musica o leggendo un libro, mentre altre possono preferire la quiete di una tranquilla sessione di meditazione.

Trovate ciò che funziona per voi, poi assicuratevi di avere momenti regolari in cui potete ritirarvi in questo tranquillo spazio mentale.

Conclusioni

Che voi siate degli introversi che si nutrono di solitudine o degli estroversi gregari che amano socializzare, passare un po’ di tempo di qualità con voi stessi può essere un bene per il vostro benessere generale. Il trucco è ricordare che questo tempo dedicato a voi stessi vi servirà per coltivare le vostre passioni, per trovare nuove ispirazioni, per conoscervi meglio, o anche per concedervi un po’ di riposo e di relax di cui avete tanto bisogno. Anche quando siete impegnati, ritagliatevi un po ‘di tempo ogni settimana per passare alcuni momenti in solitudine.