Il concetto di “body positivity” si riferisce alla convinzione secondo la quale tutte le persone meritano di avere una percezione positiva del proprio corpo, indipendentemente da come la società e la cultura popolare concepiscano la forma, le dimensioni e l’aspetto ideali.
Alcuni degli obiettivi del movimento della body positivity includono:
Mettere in discussione il modo in cui la società vede il corpo.
Promuovere l’accettazione di tutti i tipi di corporatura.
Aiutare le persone a costruire la fiducia e l’accettazione del proprio corpo.
Affrontare gli standard irrealistici che gravitano intorno all’aspetto fisico.
Tuttavia, la body positivity non è solo una sfida al modo in cui la società giudica le persone in base al loro aspetto esteriore.
Il movimento, infatti, è anche consapevole del fatto che i giudizi sono spesso basati sull’etnia, il genere, la sessualità e la disabilità.
La body positivity ha anche lo scopo di aiutarci a capire in che modo i messaggi veicolati dai media contribuiscano a modellare il rapporto che le persone instaurano con il proprio corpo, evidenziando i loro stati d’animo in relazione al cibo, all’esercizio fisico, all’abbigliamento, alla salute, all’identità e alla cura di sé. Mediante una comprensione più profonda dell’effetto che tali influenze esercitano su di noi, la speranza è che le persone possano sviluppare un rapporto più sano e realistico con il proprio corpo.
Breve storia
La body positivity ha avuto le sue radici nel movimento di accettazione del grasso della fine degli anni Sessanta. L’accettazione del grasso si proponeva di porre fine alla cultura della vergogna del grasso e alla discriminazione contro le persone in base al loro peso corporeo.
Il termine “body positive” è emerso nel 1996 quando uno psicoterapeuta e una persona che aveva subito un trattamento per un disturbo alimentare hanno fondato il sito web thebodypositive.org. Il sito offre risorse e materiali educativi progettati per aiutare le persone a sentirsi bene con il proprio corpo, distogliendo l’attenzione dall’ossessione di perdere peso attraverso una dieta malsana e sforzi fisici.
Il movimento della body positivity, nella sua forma attuale, ha cominciato a emergere intorno al 2012, proponendosi inizialmente di sfidare gli irrealistici canoni di bellezza femminile. Con la crescita della popolarità del movimento, l’attenzione originale sull’accettazione del peso ha cominciato a spostarsi verso il messaggio che “tutti i corpi sono belli”.
Sebbene il concetto di body positivity sia diventato sempre più popolare, la gente continua ad essere confusa su cosa significhi esattamente. La ragione di questa confusione è dovuta in parte al fatto che esistono tantissime definizioni diverse.
A seconda delle opinioni, la positività del corpo può significare:
Apprezzare il proprio corpo nonostante i suoi difetti.
Sentirsi sicuri del proprio corpo.
Amare se stessi.
Accettare la forma e le dimensioni del proprio corpo.
Body positivity significa anche apprezzare il corpo che si ha e non abbattersi per i cambiamenti che avvengono naturalmente a causa dell’invecchiamento, della gravidanza o degli stili di vita.
Instagram ha giocato un ruolo fondamentale nell’ascesa del movimento della body positivity. Negli ultimi anni, diverse riviste e aziende hanno inserito nelle loro pubblicazioni e nelle loro attività di marketing iniziative volte ad aumentare la positività del corpo. Alcune riviste hanno smesso di photoshoppare i modelli, mentre aziende come Dove e Aerie hanno sviluppato campagne di marketing che includono messaggi di positività corporea.
I media contribuiscono allo sviluppo di disturbi alimentari?
Ragioni a favore della body positivity
Uno degli obiettivi principali della body positivity è quello di analizzare alcuni dei modi in cui l’immagine del corpo influisce sulla salute mentale e fisica. Avere un’immagine corporea sana influenza la percezione che le persone hanno del proprio aspetto e perfino la loro autostima. La letteratura scientifica suggerisce che avere una brutta considerazione del proprio corpo comporta un aumento del rischio per alcune condizioni mentali, tra cui la depressione e i disturbi alimentari.
Uno studio ha scoperto che anche una breve esposizione ai messaggi dei media che ritraggono un “fisico ideale” è legata a un aumento delle preoccupazioni in merito al proprio aspetto fisico e a un aggravarsi dei sintomi dei disturbi alimentari.
L’immagine del corpo si riferisce alla percezione soggettiva che una persona ha del proprio corpo, ma questa percezione può essere diversa da come il corpo appare in realtà. Sentimenti e pensieri legati all’immagine del corpo possono avere un impatto notevole sulla salute mentale e sul modo in cui ci si comporta.
La formazione dell’immagine del corpo inizia in età molto precoce. Purtroppo, anche i bambini piccoli possono sentirsi insoddisfatti del proprio corpo. Una stima recente ha rilevato che oltre il 50% delle bambine e quasi il 33% dei bambini di età compresa tra i 6 e gli 8 anni ritengono che il proprio peso corporeo ideale sia inferiore al proprio peso attuale. I risultati hanno anche rivelato che il 25% dei bambini sperimenta qualche dieta entro i sette anni di età.
Tra i problemi che possono emergere come risultato di una cattiva immagine corporea ci sono:
Depressione: Le donne soffrono di depressione in tassi molto più elevati rispetto agli uomini e alcuni ricercatori ritengono che l’insoddisfazione del corpo possa giocare un ruolo importante nello spiegare questa differenza di genere.
Bassa autostima: Varie ricerche hanno rilevato che l’insoddisfazione del corpo è associata a una scarsa autostima negli adolescenti, indipendentemente dal sesso, dall’età, dal peso, dall’etnia e dallo stato socioeconomico.
Disturbi alimentari: La letteratura scientifica indica inoltre che l’insoddisfazione del corpo è legata a un’alimentazione scorretta, in particolare tra le ragazze adolescenti.
La scienza ha mostrato ripetutamente che l’esposizione alle rappresentazioni dell'”ideale magro” è associata a sintomi sia comportamentali che emotivi legati a un’alimentazione squilibrata. Non è solo l’esposizione a queste immagini a rappresentare un pericolo, ma soprattutto lo sviluppo di convinzioni che la bellezza, il successo e la stima siano determinati dalla magrezza. Gli studi hanno anche scoperto che quando le persone interiorizzano queste idee, hanno maggiori probabilità di sperimentare insoddisfazione del corpo e di intraprendere una dieta non necessaria.
La body positivity si impegna ad affrontare questi problemi aiutando le persone a riconoscere i fattori che contribuiscono ad una cattiva percezione del proprio corpo. La speranza è che le persone siano in grado di modificare le proprie aspettative corporee, di sentirsi più positive e di accettare il proprio corpo. Tale accettazione può quindi aiutare a combattere l’impatto che la cattiva immagine del proprio aspetto fisico ha sulla salute mentale e fisica.
Critiche
Sebbene il messaggio di positività corporea sia pensato per aiutare le persone a sentirsi meglio con loro stesse, non è esente da problemi e critiche.
Per esempio, un problema è rappresentato dall’idea che la positività del corpo implichi che le persone debbano fare tutto ciò che ritengono necessario per sentirsi felici del proprio aspetto. Sfortunatamente, i messaggi popolari con cui le persone vengono bombardate quotidianamente includono la convinzione che le persone più magre e in forma siano più felici, più sane e più belle. Questa idealizzazione della magrezza può quindi contribuire a far sì che le persone si impegnino in azioni malsane – tra cui l’esercizio fisico eccessivo o le diete estreme – con la scusa di sentirsi “positive nei confronti del proprio corpo”.
Un’altra critica alla positività del corpo è che può essere non inclusiva. Le rappresentazioni dei messaggi di positività corporea tendono ad escludere le persone di colore, così come le persone disabili, LGBTQ e di genere non binario.
Le immagini corporee spesso raffigurate nei messaggi di body positivity spesso sono ancora conformi a uno specifico ideale di bellezza; molte persone semplicemente non si sentono incluse in questa rappresentazione di positività corporea.
L’attrice Jameela Jamil, protagonista della serie tv The Good Place, è spesso descritta come uno dei volti del movimento della body positivity, ma lei stessa suggerisce che si tratti di un’errata categorizzazione. In un post di Instagram, Jamil ha spiegato che la positività del corpo è essenziale per le persone che “non vengono credute dai medici, che subiscono abusi verbali per strada e che non riescono a trovare vestiti della loro taglia”.
Tuttavia, riconosce anche che il movimento non è alla portata di tutti e che molte persone si sentono escluse dalle discussioni sulla positività del corpo.
Jamil suggerisce invece di sostenere la liberazione del corpo o addirittura la neutralità del corpo. Questo approccio comporta l’allontanamento del corpo dal centro della propria immagine di sé. L’attrice afferma di avere il privilegio di poter prendere una tale posizione perché non è perseguitata a causa della sua taglia. Altre persone, quelle a cui il movimento della body positivity è specificamente rivolto, purtroppo non possono permettersi questo lusso. Un’altra critica alla moda della body positivity è che essa trasforma l’aspetto fisico in uno degli elementi più importanti in relazione alla percezione che le persone hanno di loro stesse, trascurando, quindi, tutti gli altri aspetti dell’identità individuale che sono più importanti dell’aspetto esteriore. In questo senso, la posizione di Jamil, che suggerisce che le persone dovrebbero smettere di fare del proprio corpo il fattore determinante dell’autostima e della percezione di sé, potrebbe essere un approccio più sano e inclusivo.
Cosa si può fare
La positività del corpo è pensata per favorire l’accettazione e l’amore per il proprio corpo ma, al contempo, può rivelarsi un’ ulteriore fonte di pressione e di standard impossibili da rispettare. Il messaggio che il movimento della body positivity vuole veicolare è che si dovrebbe cambiare il modo in cui ci si sente in merito al proprio corpo, ma ciò potrebbe essere interpretato come l’ennesima richiesta di cambiare.
Dire semplicemente alle persone di accettare se stesse e di resistere al bombardamento di immagini che promuovono l’ideale magro può essere dannoso. Dire alle persone di ignorare l’ideale di bellezza dominante non è realistico. Ciò può infatti creare più pressione in persone che si sentono già ansiose, negative e sminuite. La cultura popolare dice alle persone che hanno dei difetti, ma poi chiede loro di avere un atteggiamento positivo al riguardo. Non sentirsi positivi nei confronti del proprio corpo può portare alla vergogna e al senso di colpa.
La ricerca scientifica ha persino scoperto che quando le persone con scarsa autostima fanno proprie delle affermazioni positive in cui in realtà non credono, i risultati sono pessimi e fanno sì che le persone si sentano ancora peggio di prima.
Questo non significa che non si debbano dire cose carine o pensare cose positive su se stessi, ma limitarsi a coprire i pensieri negativi con messaggi positivi può essere dannoso. Un approccio migliore sarebbe quello di lavorare alla sostituzione degli schemi di pensiero negativo con altri più realistici.
Fingere la positività a volte può essere dannoso
Cosa si può fare per mantenere un’immagine corporea sana? Che il movimento della body positivity vi convinca o meno, alcune considerazioni estrapolate da questo approccio possono aiutarvi a farvi sentire meglio con il vostro corpo e meno ossessionati dalla ricerca della “perfezione”.
Adottare la neutralità del corpo
Va bene ammettere di non amare necessariamente tutto del proprio corpo. Va bene sentirsi neutrali o addirittura indifferenti nei confronti del proprio corpo. Il vostro valore non dipende dalla vostra forma fisica, dalla vostra taglia o da qualsiasi altro aspetto del vostro fisico. L’immagine del corpo gioca un ruolo nel concetto di sé, ma non è l’unica cosa che conta.
Cercate di spegnere i riflettori mentali puntati sul vostro corpo e focalizzatevi, invece, su altre parti di voi stessi.
Nessuna di queste cose è facile. Ciascuna di esse infatti richiede uno sforzo continuo e, nella maggior parte dei casi, non si tratta di obiettivi completamente raggiungibili. Ci saranno momenti in cui vi sentirete deboli, in cui non vi piaceranno alcuni aspetti di voi stessi e in cui vi paragonerete agli altri. La chiave è continuare a cercare di trovare nuovi modi per evitare gli schemi di pensiero negativi che contribuiscono alla cattiva percezione del proprio corpo.
Provate a concentrarvi sulla vostra salute
Il concetto di cura di sé a volte viene immaginato come un mezzo per cambiare o controllare il proprio aspetto, ma dovrebbe invece tradursi in azioni che consentano alle persone di sentirsi a proprio agio con il loro corpo. Rispettate il vostro corpo. Mangiate pasti sani, perché una dieta salutare rafforza la mente e il corpo. Allenatevi perché il movimento aiuta a sentirsi forti ed energici, non perché state cercando di cambiare o controllare il vostro corpo.
Indossate e comprate vestiti adatti al tipo di fisico che avete ora, non per una versione futura di voi stessi. Potete conservare i vostri vestiti “slim” perché avete in programma di perdere peso, ma queste abitudini possono rendere difficile accettarvi per come siete ora. Cercate cose che vi facciano sentire a vostro agio e che vi facciano sentire bene con il vostro aspetto. Ripulite il vostro armadio dai vestiti che non si adattano al vostro fisico attuale. Il vostro corpo potrebbe in futuro essere soggetto a cambiamenti di forma e di taglia, ma ciò non significa che non dobbiate cercare di sentirvi bene con voi stessi nel qui e ora.
Eliminate dai vostri social media gli account che non vi fanno stare bene con voi stessi. Se vi trovate a confrontarvi costantemente con gli altri, è più difficile che vi sentiate bene con voi stessi. Seguite account che stimolino i vostri interessi e che vi facciano provare sensazioni positive. Su Instagram, in particolare, molti racconti si concentrano solo sulla rappresentazione della perfezione o di un’immagine idealizzata del corpo. Provate a seguire account relativi alla body positivity che siano inclusivi di tutti i tipi di corpi, di forme, di colori, di generi e di abilità.
Conclusioni
Secondo una recente ricerca, i sentimenti di insoddisfazione in relazione all’aspetto esteriore potrebbero essere in declino. Nella meta-analisi, i ricercatori hanno esaminato oltre 250 studi che hanno coinvolto più di 100000 partecipanti in un periodo di 31 anni. Sebbene le donne riportassero costantemente più insoddisfazione nei confronti del proprio corpo rispetto agli uomini, i risultati indicano che questa insoddisfazione è diminuita negli ultimi anni.
Questi dati rappresentano un segnale positivo che può suggerire che i movimenti di body positivity e di accettazione del proprio corpo stiano avendo un effetto positivo sul modo in cui le donne e le ragazze si vedono. Anche se si tratta di una strada in salita, aumentare la rappresentazione di tutti i tipi di corporatura nei media popolari può aiutare a combattere la cattiva percezione che molte persone hanno del proprio aspetto fisico.