L’atrofia dei villi intestinali si verifica quando i villi intestinali – i microscopici tentacoli a forma di dita che si allineano alla parete dell’intestino tenue – lasciano una superficie virtualmente piatta. Poiché i villi intestinali sono responsabili dell’assorbimento delle sostanze nutritive contenute nel cibo che mangiate, la loro perdita a causa dell’atrofia può provocare gravi carenze nutrizionali.
La celiachia è la causa più nota dell’atrofia dei villi. Quando si è celiaci e si mangiano alimenti contenenti il glutine (contenuto nel grano, nell’orzo e nella segale), si scatena un attacco del sistema immunitario proprio su villi intestinali.
Questo alla fine porta all’atrofia che i medici valutano secondo il punteggio Marsh, una misura della sua gravità. Nel peggiore dei casi di celiachia, i villi possono essere distrutti completamente. Questo è considerato un punteggio Marsh pari a 4, e le persone con questo tipo di risultato sono probabilmente gravemente malnutrite e possono essere a rischio di linfoma.
L’unico modo per vedere se si è affetti da atrofia dei villi è guardare direttamente all’interno dell’intestino tenue. I medici lo fanno con una procedura chiamata endoscopia, che prevede che un dispositivo con una piccola macchina fotografica venga fatto passare per la gola, per poi attraversare lo stomaco e giungere nell’intestino tenue. È anche possibile inghiottire una pillola contenente una videocamera – questa operazione è chiamata endoscopia capsulare.
Atrofia villosa e celiachia
Non è detto che ci sia diagnosi di celiachia in presenza di atrofia villosa. Diverse altre condizioni in concomitanza con l’assunzione di alcuni farmaci, e persino una carica batterica eccessiva, possono distruggere i villi intestinali.
In molti casi, i sintomi dell’atrofia dei villi non causati dalla celiachia, ricondotti all’ “enteropatia non celiaca”, rispecchiano i classici sintomi della celiachia: diarrea, perdita di peso, dolori addominali e stanchezza.
Per queste ragioni può risultare difficile trovare delle differenze tra la celiachia e l’enteropatia non celiaca. Ecco un altro motivo per cui i medici raccomandano l’esame del sangue per la celiachia. Si tratta di esami che cercano una reazione specifica del vostro sistema immunitario alla proteina del glutine presente negli alimenti che state mangiando.
È comunque possibile avere la celiachia anche in seguito a risultati negativi a questi esami del sangue, ma se non cominciate a sentirvi meglio una volta che avete eliminato il glutine, la cosa migliore è cercare delle cause alternative per l’atrofia villosa.
Altri fattori che possono causare l’atrofia villosa
Ecco un elenco di alcune possibili cause alternative di atrofia villosa:
Farmaci per la pressione sanguigna Benicar (nome generico: olmesartan): in alcuni pazienti, l’assunzione di Benicar porta all’atrofia dei villi combinata a diarrea e perdita di peso.
Altri farmaci: farmaci che immunodeprimenti (come Imuran e CellCept), l’antibiotico neomicina e il farmaco antinfiammatorio Colcrys, sono stati collegati a casi di atrofia villosa.
Carenza immunitaria variabile comune, o CVID: questa condizione lascia le persone vulnerabili alle infezioni più comuni.
Sovracrescita batterica dell’intestino tenue, o SIBO: i sintomi della SIBO possono imitare quelli della celiachia.
Malattia di Crohn:l’atrofia villosa non è comune nel morbo di Crohn, ma può verificarsi occasionalmente.
Linfoma:uno studio ha trovato due diversi tipi di linfoma che possono causare l’atrofia dei villi: il linfoma a cellule T dell’intestino tenue e il linfoma a cellule T associato all’enteropatia. Il linfoma a cellule T associato all’enteropatia è strettamente legato alla celiachia.
Sono state segnalate anche altre possibili cause di atrofia dei villi, tra cui l’infezione da parassiti o da batteri che causano l’ulcera Helicobacter pylori.
Esistono quindi molti casi in cui l’atrofia dei villi non sono causati dalla celiachia. Se i risultati degli esami del sangue per la celiachia sono negativi e non state migliorando con una dieta senza glutine, dovreste parlare con il vostro medico per trovare altre possibili cause in riferimento ai vostri sintomi.