Anche se esistono molte teorie per spiegare perché sogniamo, nessuno ancora ne comprende appieno lo scopo, per non parlare di come interpretare il significato dei sogni. I sogni possono essere misteriosi, ma comprendere il loro significato può risultare davvero sconcertante. I contenuti dei nostri sogni possono cambiare improvvisamente, presentare degli elementi bizzarri o spaventarci con immagini terrificanti. Il fatto che i sogni possano essere così ricchi ed avvincenti è ciò che induce molti a credere che debbano avere un significato.

Alcuni eminenti ricercatori sostengono che i sogni molto probabilmente non servano a nulla; nonostante ciò, l’interpretazione dei sogni è diventata sempre più oggetto di interesse popolare. Sebbene la ricerca non abbia dimostrato che i sogni abbiano uno scopo, molti esperti ritengono che comunque abbiano un significato.

Secondo lo studioso G. William Domhoff, il significato ha a che fare con la coerenza e con le relazioni sistematiche nei confronti di altre variabili, e, in tal senso, i sogni avrebbero un loro significato. Inoltre, sarebbero molto “rivelatori” di ciò che abbiamo in mente. L’esperto ha affermato di essere riuscito a dimostrare che 75-100 sogni di una persona ci possono fornire un suo ottimo ritratto psicologico. Sosteneva poi che, mettendo insieme i 1000 sogni di un individuo relativi ad un paio di decenni, sarebbero stati in grado di restituire un profilo della sua mente quasi tanto individuale e preciso come le sue impronte digitali.

Freud: Sogni come la strada per la mente inconscia

Nel suo libro “L’interpretazione dei sogni”, Sigmund Freud ha suggerito che il contenuto dei sogni sia legato alla realizzazione del desiderio. Freud credeva che il contenuto manifesto di un sogno, o le immagini e gli eventi reali del sogno, servissero a mascherare un contenuto latente o i desideri inconsci del sognatore.

Freud ha anche descritto i quattro elementi di questo processo che ha definito “lavoro onirico”:

Condensazione – Molte idee e concetti diversi sono rappresentati nell’arco di un singolo sogno. Le informazioni sono condensate in un unico pensiero o immagine.

Trasferimento – Questo elemento del lavoro onirico nasconde il significato emotivo del contenuto latente, confondendo le parti importanti e quelle insignificanti del sogno.

Simbolizzazione – Questa operazione censura le idee represse contenute nel sogno, includendovi degli oggetti che stanno a simboleggiare il suo contenuto latente.

Elaborazione secondaria – Durante questa fase finale del processo del sogno, Freud ha suggerito che gli elementi bizzarri in esso presenti siano riorganizzati in modo tale da rendere il sogno comprensibile, generando così il contenuto manifesto del sogno.

Freud e l’interpretazione dei sogni

Jung: Archetipi e inconscio collettivo

Anche se Carl Jung condivideva alcuni punti con Freud, sentiva che i sogni fossero più di una semplice espressione di desideri repressi. Jung suggeriva che i sogni rivelassero sia l’inconscio personale che quello collettivo, e credeva che i sogni servissero a compensare delle parti della psiche che sono sottosviluppate nella vita da svegli. In contraddizione con le affermazioni di Jung, tuttavia, le successive ricerche di Hall hanno rivelato che i tratti che le persone mostrano mentre sono sveglie sono gli stessi che esprimono nei sogni.

Jung ha anche suggerito che archetipi come l’anima, l’ombra e l’animus siano spesso rappresentati come oggetti simbolici o figure nel contesto dei sogni; credeva che questi simboli rappresentassero gli atteggiamenti che vengono repressi dalla mente cosciente. A differenza di Freud, che spesso sosteneva la corrispondenza tra simboli specifici e specifici pensieri inconsci, Jung credeva che i sogni potessero essere molto personali e che la loro interpretazione implicasse una grande conoscenza del singolo sognatore.

Hall: I sogni come processo cognitivo

Calvin S. Hall ha proposto che i sogni siano parte di un processo cognitivo in cui servono come “concezioni” di elementi della nostra vita personale.Hall ha cercato temi e modelli analizzando migliaia di diari dei sogni dei partecipanti, creando alla fine un sistema di codifica quantitativa che divideva ciò che c’è nei nostri sogni in una serie di categorie.

Secondo la teoria di Hall, l’interpretazione dei sogni richiede la conoscenza di:

Azioni del sognatore all’interno del sogno.

Oggetti e figure presenti nel sogno.

Interazioni tra il sognatore e gli altri personaggi del sogno.

Ambientazione, transizioni e risultato del sogno.

L’obiettivo finale di questa interpretazione onirica non è capire il sogno, bensì il sognatore.

Domhoff: I sogni come riflesso della vita da sveglio

G. William Domhoff è un importante ricercatore di sogni che ha studiato con Calvin Hall all’Università di Miami. In studi condotti su vasta scala sul contenuto dei sogni, Domhoff ha scoperto che i sogni riflettano i pensieri e le preoccupazioni della vita di un sognatore. Domhoff ha suggerito un modello neurocognitivo dei sogni secondo il quale l’azione del sognare deriva da processi neurologici e da un sistema di schemi; egli suggerisce che il contenuto del sogno sia proprio l’esito di questi processi cognitivi.

Divulgare l’interpretazione dei sogni

A partire dagli anni Settanta l’interpretazione dei sogni è diventata sempre più popolare grazie al lavoro di vari autori. In libri come “The Dream Game”, si sono delineate delle tecniche e idee che chiunque può utilizzare per interpretare i propri sogni. Oggi i lettori possono acquistare una grande varietà di opere: dizionari dei sogni, guide ai simboli, e anche consigli per interpretare e comprendere le proprie esperienze oniriche.

La ricerca sui sogni continuerà senza dubbio a crescere e a generare curiosità in tutti coloro che sono interessati a capire il significato dei propri sogni. Tuttavia, non mancano gli esperti che sostengono che, a meno che non troviate i vostri sogni divertenti, intellettualmente interessanti o artisticamente stimolanti, dovreste sentirvi liberi di poterli dimenticare. Altri invece supportano l’idea che l’interpretazione dei sogni possa in realtà rivelare più informazioni sul sognatore che sul significato del sogno stesso.

Il significato di un sogno può dipendere dai vostri pregiudizi

Un gruppo di ricercatori ha provveduto a studiare i sogni di oltre 1000 persone provenienti da Stati Uniti, India e Corea del Sud.È stato così scoperto che soltanto pochi degli studenti universitari che avevano partecipato alla ricerca credevano che i loro sogni fossero semplicemente la risposta del cervello ad una stimolazione casuale; la maggior parte di loro, invece, ha invece appoggiato l’idea di Freud secondo la quale i sogni rivelano desideri e stimoli inconsci.

Ciò che hanno anche scoperto, tuttavia, è che il peso e l’importanza che le persone attribuiscono ai propri sogni dipendono in gran parte dai loro pregiudizi. È più probabile che le persone ricordino i sogni negativi se coinvolgono delle persone che già detestano; allo stesso modo, è anche più probabile che prendano sul serio i sogni positivi se vi sono coinvolti degli amici o delle persone care.

In altre parole, le persone sono motivate ad interpretare i propri sogni in modo da sostenere le convinzioni già esistenti che hanno su sé esse, sul mondo e sulle persone che le circondano. I ricercatori hanno scoperto che anche cose come il pregiudizio di conferma e il pregiudizio egoistico influiscono sul modo in cui le persone reagiscono ai propri sogni.

Poiché le persone tendono a prendere i propri sogni sul serio, i ricercatori suggeriscono che questi sogni possono anche diventare una sorta di profezia che si autoavvera. Se sognate di fallire un esame, ad esempio, potreste sentirvi meno motivati a studiare o addirittura diventare talmente stressati da ottenere dei risultati insoddisfacenti.

I sogni possono avere o meno un significato, ma resta il fatto che l’interpretazione dei sogni sia diventata un passatempo popolare, ed alcune persone arrivano addirittura a prendere delle decisioni importanti sulla propria vita in base a ciò che hanno sognato.